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Yoani Sanchez, chi ti paga?

Di (---.---.---.173) 4 dicembre 2009 14:08

Premetto che sono un grande ammiratore di Cuba, però mi piace anche dire pane al pane e vino al vino.
È ovvio che la blogger in questione viene usata e strausata dai nemici di Cuba. È pure ovvio che lei si lascia usare eccome, e probabilmente ha pure il suo tornaconto.
Però... sono stato personalmente a Cuba e ho visto e toccato con mano! Sì è vero, la rivoluzione ha fatto cose egrege e le sta ancora facendo, però siamo ben lungi dalla perfezione. Anzi, se ai vertici le intenzioni sono più che buone, oggi sul terreno le cose non vanno affatto bene. Come ho potuto constatare di persona sul terreno si è creata un specie di mafia che coinvolge in particolare la polizia e l’apparato emministrativo che ufficialmente agendo in nome del governo e/o del socialismo e/o dell’ordine o del buoncostume ecc. tartassano i cittadini e estorcono loro prebende e balzelli vari cammuffati da contravvenzioni per misfatti immaginari o costruiti ad arte e/o per permessi che comunque sarebbero dovuti. Inoltre lo spionaggio e la delazione sono diffusi. Inoltre troppe differenze sociali (operatori turistici che guadagnano 10 volte quanto l’operaio normale) lasciano il segno: lo si può constatare vedendo certi grossi veicoli in circolazione a Havana.
L’abbandono delle campagne e del settore agricolo e la conseguente penuria alimentare con necessità di importare alimenti per miliardi di dollari da versare cash ne sono solo un aspetto conseguente. Per esempio la spietata e puritana repressione della prostituzione che è indotta dalla miseria ha qualcosa di inquetante. Altro esempio: le tasse richieste in anticipo a chiunque intenda esercitare un’attività in proprio, per esempio un’affittacamere deve pagare la tassa anche se non trova da affittare. In questo modo si avvelena ogni pur piccola iniziativa privata già all’origine.
Non tutto può essere attribuito all’embargo americano. Sul terreno, a livello popolare, gli episodi sconcertanti si sprecano, e la popolazione questo clima ingessato e un pò repressivo non lo capisce, soprattutto in un regime che si richiama alla giustizia e alla libertà.

Posso supporre che la blogger non ha fatto altro che mettere su internet molti episodi che toccano direttamente la gente e che fanno poco onore al regime. Ovvio che queste notizie sono la manna dal cielo per i nemici di Cuba.
Cuba dovrebbe correre ai ripari, verificare coscienziosamente gli episodi denunciati. e se fosse il caso rimediare. Ma probabilmente da qualche parte manca la volontà o la capacità di farlo.


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