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Ora occorrerebbe una riflessione seria su Roberto Saviano

Di maurizio carena (---.---.---.230) 23 novembre 2009 18:14
maurizio carena

 Nell’era della comunicazione globale tutto e’ politico ma invitare Saviano a entrare nel teatrino della corruzione, dell’affarismo e della mafia (perche’ e’ solo questo, oggi, la politica italiana) credo sia inopportuno.
 Quanti appelli ha lanciato, per esempio, Bertrand Russell, pur senza entrare in politica?

 No, caro Cogitoergovomito. Saviano e’ meglio che resti lontano dalla politica italiana. Uno scrittore deve lottare col logos, col web, con la parola.
 La politica oggi e’ troppo sporca. O vieni cooptato o vieni annullato (per es. Grillo)

 Penso, invece, al "Giorno della civetta" di Sciascia. Una delle piu’ belle "arringhe" antimafia di tutti i tempi. Che un politico non avrebbe mai ne potuto ne voluto pronunciare al parlamento. Lo so, Sciascia venne poi candidato dal pci, ma con Saviano oggi sarebbe diverso.

 Scrivere e’ un modo di fare politica, perche’ si influenza l’opinione pubblica e, sul lungo periodo, quelli come Saviano, otterrano grandissimi risultati. E, credo, li otterranno piu’ con la penna, con la parola, che con lo scranno in parlamento.

 Sul fatto che poi le elezioni in italia siano una farsa ad uso e consumo della casta di potere, che il cittadino, privato della preferenza e vittima di una propaganda capillare sia, perlopiu’, una marionetta eterodiretta e che prestarsi a tale gioco sia, oggi come oggi, un’offesa all’intelligenza, credo sia evidente.

 E Infine, dovremmo essere noi, come popolo, a partecipare e candidarci in prima persona, senza aspettarci l’uomo della provvidenza che ci "porta" la liberta’.

 Non sara’ nessun Saviano (che, inutile dirlo, reputo un grandissimo scrittore) a darci nessuna cazzo di liberta’ in questo cazzo di paese sempre piu’ marcio. Dovremo (dovremmo) essere noi a tirare fuori i coglioni e cercare di cambiare le cose in prima persona, partecipando, protestando, scrivendo, testimoniando. Gridando.

 Se avessimo dignita’, consapevolezza, coraggio, i libri di Saviano dovrebbero servirci come stimolo a cercare e magari trovare se c’e’, quel Saviano che c’e’ in noi. Che ci dovrebbe essere.
 

 Quindi credo che sia meglio che Saviano scriva. Non potra’ essere lui a fare la rivoluzione per noi.
 La liberta’ non te la porta un libro e neppure uno scrittore. Bisogna conquistarsela eppoi difenderla. Ed essere pronti a ricominciare.

 Spero che mi perdonerai la sincerita’ e quelle spigolosita’ di linguaggio che, purtroppo, mi contraddistinguono. Ti stimo molto per cio’ che scrivi ed e’ solo per questo che mi sono permesso, fermo restando il tuo bello spunto di riflessione. Riflessione che non condivido, ma e’ meglio, converrai, un disaccordo intelligente e un dialogo sempre aperto.

 saluti


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