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La Corte Europea boccia il crocifisso nel paese dei falsi cristiani

Di poetto (---.---.---.5) 4 novembre 2009 12:06

 L’ipocrisia degli italiani non ha limiti.

Sono tanti, troppi, che a parole si dichiarano cattolici ma che nei fatti, nella vita di ogni giorno, disattendono, sistematicamente, moltissime cose che li identifica come tali.

Rimuovere il crocefisso dai luoghi pubblici dovrebbe rappresentare una vera e propria dichiarazione di laicità, da parte dello Stato.

È ovvio che un crocefisso posto, ad esempio, in una classe di una qualunque scuola pubblica, è una pubblicità alla fede cattolica, anzi, direi di più, è il “marcare” quel posto, quella struttura, come appartenente, simbolicamente parlando, al cattolicesimo.

Dovrebbe essere evidente, lampante che questo non va bene.

Personalmente ritengo che il crocefisso rappresenti una manifestazione in forma pagana del cattolicesimo.

In ogni caso, se lo stato si dichiara laico, non dovrebbe avere nessun problema nel rimuovere i crocifissi dai luoghi pubblici, se non lo fa vuol dire che così laico poi non è.


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