Apple o Microsoft non ti rendono più intelligente. Anche vivere tra Torino e Belgrado. Però aiuta. Tra il politecnico migliore d’ Europa e una città che sembra Gotham City. Tra cimeli e vestigia, guerre e restaurazioni. Fabbriche e rivendicazioni. Passato remoto e futuro possibile. Segnali di vita, tra Torino e Belgrado.
E’ proprio questo il punto, Fabio, far precipitare gli eventi fino alle elezioni anticipate è assai imprudente. Perchè per quanto possa non sembrare, per quanto il clima possa essere cambiato e cambi progressivamente a causa del susseguirsi di eventi di vario tipo, non è affatto detto che questo si rifletta sul risultato elettorale. Una cosa sono le manifestazioni di piazza, la risibilità evidente, anche in quest’ ultima occasione della Libia, anche lo scontento generalizzato, e un’ altra cosa è il suffragio. Purtroppo dobbiamo prendere atto che l’ alternativa chiara e maggioritaria cui fai riferimento tu, ancora non c’è. Allora si rischierebbe l’ ennesima sconfitta, e il paese non può più assolutamente permettersi un altro governo Berlusconi.
Ma il 18 Febbraio erano altrettanti a e altrettanto convinti, anzi assai più convinti, più determinati, a chiedere elezioni anticipate e la destituzione di Berisha. Guidati da Edi Rama, tutt’ altro che domo. A maggio avremo delle sorprese, ci sarà un testa a testa.
Tremonti ha ragione ad essere soddisfatto ma temo che sarà una vittoria di Pirro, dovuta in fondo a un escamotage che gli consentirà di procrastinare ulteriormente il problema vero, spaventoso, che attanaglia il nostro paese: la mancata crescita, la bassa competitività, la difficoltà a tenere il passo degli altri, l’ inesistenza di una politica economica incisiva.