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illupodeicieli

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  • Di illupodeicieli (---.---.---.150) 15 gennaio 2014 16:50

    Ha fatto bene la Padania anche se dovrebbe valere per ogni politico che, come ricorda ogni tanto Beppe Grillo (e da un po’ di tempo a questa parte anche altre persone), è di fatto un nostro dipendente e dovrebbe dare conto di ciò che fa o non fa. Sono nato in Sardegna e ci vivo: ebbene i politici locali , compresi parlamentari eletti qui ,non danno quasi mai conto di ciò che fanno o non fanno. Non solo alcuni ,dato il porcellum, non hanno fatto nemmeno campagna elettorale, non si sono mai visti nè hanno a cuore i problemi locali. Per tornare alla ministra , il trattamento a lei riservato dovrebbe spingere anche gli altri parlamentari e ministri a pubblicare loro stessi i programmi settimanali o mensili: se poi si degnassero di rispondere alle domande dei giornalisti e ,sopratutto, degli elettori, dei cittadini, sarebbe cosa gradita. Aggiungo e concludo, che ciò che ha fatto la Padania , la Lega, è un’idea che era già stata, a fine anni settanta proposta in sede di consiglio di istituto, a scuola: noi volevamo sapere che cosa i politici fanno, che cosa viene attuato del programma presentato in sede di campagna elettorale e, successivamente, in parlamento. Che dire dei famosi proclami dei "100 giorni"? Qualcuno lo scrive sui giornali? C’è il conto alla rovescia?

  • Di illupodeicieli (---.---.---.228) 28 dicembre 2013 13:55

    Caro Piero sfondi una porta aperta. Non dimentichiamo che ci sono già delle leggi che permettono ai sindaci di vietare manifestazioni nei territori comunali e che, salvo errore a metà del decennio appena passato (forse nel 2006), fu applicata (sempre salvo errore) dal sindaco di Enna . Parlo di manifestazioni pubbliche perchè, secondo alcuni, polizie straniere pare siano state impiegate in Grecia e,forse erano di questo corpo speciale. A me personalmente poco importa la genesi di questo esercito privato, semmai mi dà fastidio che non ci sia appunto chi diffonde la notizia e analizza e spiega o,meglio ancora, discute pubblicamente della faccenda.
    Alcune cose sono state, per così dire, sdoganate, tipo Trilaterale, Massonerie, Billderberg, peccato che a furia di parlarne si crea assuefazione, la guardia si abbassa, e passano tutte le cose come qualcosa su cui non si può fare (più) niente. Un po’ come i trattati, anche se ,secondo alcuni possono essere impugnati e disconosciuti:potrebbe valere anche in questo caso? Spero di sì.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.82) 23 dicembre 2013 17:09

    Faccio presente che diverse serie tv o film tv, americane e non, sono esemplificazione del punto di vista di chi governa o comunque svolgono la funzione di propaganda. Di solito ci si sofferma di più, anche a livello di post e articoli presenti sul web, ad analizzare e interpretare film e canzoni: invece , per esempio, nel vedere un telefilm tipo NCIS, sopratutto la serie che si svolge a Los Angeles (cui verrà presto, forse, affiancata o sostituita da NCIS New Orleans salvo errore), si scopre un punto di vista pieno di luoghi comuni sui musulmani, i messicani, i russi , eccetera.
    Alcuni telefilm, come per esempio la serie Numbers, ha assunto un atteggiamento critico nei confronti del Patriot Act, in relazione a uno scambio di email tra il protagonista e uno scienziato pakistano. In ogni caso , pur non conoscendo a fondo la realtà Usa, o quella tedesca o inglese, se non attraverso i media di intrattenimento e i servizi dei tg o qualche speciale, mi permetto osservare che ,agli occhi degli stranieri, anche noi possiamo offrire una visione sbagliata di noi stessi se ci affidiamo ai telefilm o ai film.
    Non scordiamoci come ai tempi degli sbarchi di albanesi nelle coste adriatiche, ci fu detto che questi erano attratti dal nostro paese per via di ciò che vedevano in tv: i vari spettacoli di intrattenimento, erano fuorvianti allora come lo sono adesso, ma non rappresentano la realtà ma ciò che forse, chi governa, vuole mostrare.
    Se poi andiamo a vedere proprio i film o telefilm Usa, scopriamo che i cattivi sono, logicamente, dei nostalgici del nazismo o dei neonazisti (dai Blues Brothers in avanti, fino a Walker Texas Ranger) o sono dei nostalgici dell’Ira, e logicamente non potevano mancare i cinesi o i giapponesi e i musulmani, fino alle varie mafie, russa, turche eccetera.
    Se il cattivo è all’interno della stessa nazione, a parte Invasion Usa degli anni 80 (ma giusto per sorridere), trattasi di mele marce, di persone insoddisfatte o declassate e private nel tempo di ordini e commesse (nel caso di NCIS ad esempio) , di qualche scienziato cui i progetti non vengono più finanziati, o il solito che vuole vendere la propria nazione per denaro (è debole,come storia, ma a volte serve per gli affezionati).
    Mi chiedo quale sia la realtà , sia la loro che la nostra.
    Un grazie a chi ha scritto l’articolo, visto che di solito si parla e scrive, di film (come ho già scritto in cima).

  • Di illupodeicieli (---.---.---.140) 9 luglio 2013 10:42

    Non mi trovi perfettamente in sintonia, infatti dopo aver letto diversi articoli circa la visita di Francesco a Lampedusa, scriverò un post sul mio blog . Che cosa non mi convince? Mi pare che si tende a voler livellare verso il basso non solo la qualità della vita, intesa come poter fare tre pasti al giorno, dedicarsi alla cura del proprio corpo, elevare lo spirito , potersi e volersi divertire. Invece non mi pare si voglia andare e spingere le persone verso questa direzione, ma anzi mi ricorda quando i sacerdoti, negli anni 60, mentre mangiavi un bel panino con la marmellata o un cioccolato, ecco che ti ricordavano dei bambini del Biafra che muoiono di fame! Capisco bene che ci sono persone che muoiono di fame e sete, denutrite, ma dispiace anche che si fa cenno in generale alle guerre, alle armi , allo sfruttamento delle risorse dei paesi "poveri" privandoli delle royalties, costringendo i cittadini a emigrare perché si favoriscono dittature locali o si esporta (a modo Usa) la democrazia, si uccidono capi di stato, si rovesciano governi e si promuovono rivoluzioni colorate con o senza pussy riot. Ma di gran parte di queste cose Francesco non ne fa menzione, se ne parla si tiene molto sulle sue: e non mi si dica che non può farlo perché capo di stato. Sia il vostro parlare sì sì no no: almeno così è scritto nei vangeli riconosciuti. C’è un altro aspetto ed è quello che riguarderà il mio post e riprendo questa tua frase " Perché nessuna legge potrà mai negare i diritti universali dell’uomo: alla vita, alla felicità, al benessere" per inserirlo. Ecco vedi a me come fallito proprio la legge mi ha impedito di fatto di vivere, o almeno mi ha già privato di quasi 10 anni di versamenti contributivi,mi vieta l’accesso al credito, mi ha privato di uno straccio di benessere acquisito (lavoro quando posso in nero, non ho c/c, nè email certificata, vivo a casa dei miei, elemosino qualcosa da parenti).Non entro nello specifico perchè l’ho già fatto dal 2004 fino a un anno fa quando il blog su leo.it era ancora visibile, ma voglio osservare come certe frasi e comportamenti, dello stato e della chiesa, alimentino una guerra tra poveri, tra chi aveva qualcosa, e l’ha persa (le cause e altro si possono valutare) e chi non aveva niente e li hanno tolto la possibilità di riprendersi e gestire le proprie ricchezze (anche qui sugli immigrati si può discutere sul perchè e percome).Ma il punto è che vedere un occhio di riguardo per chi, non per colpa sua, affronta e vive ciò che talvolta ci viene raccontato dai media, e vedere come vengono trattati i casi delle persone che falliscono, che poi perdono ogni possibilità di reinserimento, e come già avviene per i protestati e per i cattivi pagatori, non viene offerta nessuna scappatoia. Ci sono i centri di ascolto? Ci siete mai andati?Avete chiesto a chi gestisce i fondi di aiutarvi? Ebbene io l’ho fatto e con risultati ...da suicidio: vi risponderanno che non ci sono soldi, che ce ne sono pochi, che sono tante le persone che chiedono. Ecco concludo con un pensiero che ho ,da anni, già esposto: sembra che a chi gestisce soldi e può aiutarti, faccia comodo e piacere che tu non possa riprendere a camminare con le tue forze, con le tue gambe, per cui fanno in modo che tu o non riprenda a camminare o che abbia sempre bisogno di loro (per cui non verrai mai messo in condizione di diventare autonomo). Quindi una politica per gli immigrati c’è o la si sta studiando, per chi è nato e cresciuto qui non c’è.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.85) 8 luglio 2013 20:03

    Caro Paolo posso concordare con l’analisi che è, credo, completa: tuttavia non posso non osservare che, nonostante tutto, il Pd ,alla fine vince almeno nelle comunali. Allora mi chiedo se, come mi pare pensino in molti, non è che è stato un errore del M5S il fatto di non essere, in ogni caso , andato al governo? Alcuni votanti, dopotutto, hanno votato per vincere e non per non dare il voto a tizio o a caio: certo per alcuni sarà stato solo di protesta e infatti dopo, alle comunali, non hanno votato per Grillo o non hanno votato. Chi non ha votato, chi non è andato alle urne ha protestato, chi invece ha votato i partiti tradizionali è tornato, per così dire, all’ovile. La comunicazione che ha adottato il M5S con gli elettori o gli italiani in genere, non sempre attacca, sta di fatto che non tutti sanno cosa hanno fatto in questi mesi i parlamentari del movimento, mentre sappiamo cosa hanno fatto quelli degli altri partiti, e cioè per lo più gli affari loro: ma se chiedo ai miei vecchi, over 80, e non certo internettiani, crederanno a quanto dice il tg1o quinta colonna o alle parole di Luca Telese. Ecco che chiedere, ma penso già lo facciano i grillini di loro iniziativa, di diffondere a parole (quasi come i testimoni di Geova o i mormoni) ciò che i nostri dipendenti fanno o hanno fatto in questi mesi, ebbene è un compito immane. E se prendessimo per buone le parole di tanti, come che so Paolo Barnard, scopriremo con un certo magone, che tutto quello che stiamo facendo non lo stiamo facendo per noi, ma per le generazioni future, perché non assisteremo al cambiamento o almeno non come forse lo abbiamo sognato, ipotizzato o anche solo discusso. E questo può portare a due o tre strade:la prima è prendere armi e bagagli e andare all’estero e restarci, il che vuol dire fregarsene di ciò che accadrà qui, nella vecchia patria; o anche restare qui e fregarsene di tutto egualmente, diventare egoisti e opportunisti, se del caso rubare o comunque non essere così onesti; la terza potrebbe essere quella di dedicarsi invece anima e corpo a combattere per i motivi di cui sopra.Ma se la storia non sbaglia quanto a insegnamento, cosa è rimasto delle battaglie e delle lotte dei decenni scorsi? Dobbiamo ricordare il compagno di scuola della canzone di Venditti, che lavora in banca? Pensare a chi è stato assimilato e magari oggi è imboscato in qualche segreteria o è il tirapiedi di qualche capo corrente o si è trovato, dopo aver leccato bene piedi o altro un posto come dirigente in qualche azienda municipalizzata o partecipata? Avanzo seri dubbi e rifletto ancora. Ciao


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