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Commento di Enzo Salvà

su Stefano Feltri e le sette verità sulla crisi italiana


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Enzo Salvà Enzo Salvà 25 gennaio 2020 12:01

Ribadisco il concetto: l’economia e la finanza italiana erano già da molto succubi del mercato - non ancora così rapace - per debolezza intrinseca. Il primo speculatore finanziario su piazza ci ha disastrati (assieme alla Gran Bretagna). Se poi ci fosse anche un complotto a causa di Craxi-Andreotti-Medioriente ci può anche stare, ma probabilmente Tangenti/Corruzione del 5 - 10 % su ogni investimento-affare erano probabilmente loro stesse ad aver creato la debolezza italiana. Che poi ci siano stati assassinii di tutti i generi per favorire qualcuno o qualche cosa, d’accordo con Lei ma questi sono i contorni non il cuore della questione.

Fanelli: Lei lo porta a sostegno del suo articolo ma cosa condivide e cosa no? tutto l’articolo di Fanelli al netto di offese e sarcasmo è il nulla assoluto: fa sembrare che l’Ambientalismo sia nato con Greta Thunberg. Però quando Lei scrive che “forse” è un riscaldamento naturale allora sì che mi fa incavolare:

La data ufficiale di un conclamato problema Ecologico/ambientale/ umano globale è 1992 COP4. il Primo COP fu, se non erro, a Ginevra nel 1979. Il primo documento ufficiale che conosco è il Clear Air Act (USA) del 1967 sull’inquinamento atmosferico. Cosa le suggerisce questo? A me suggerisce che, se in quegli anni, i Governi del Pianeta cercavano soluzioni, di certo c’erano già i problemi. Non la propaganda di pericolosi ecologisti abbracciaalberi ma dati scientifici e problemi già individuati da risolvere. Detto in modo fine: se accumuli merda per 50 anni poi non ti lamentare se per i prossimi 50 ti tocca spalare, potevi pensarci prima….o no?

Mi spiega cosa intende per “difese pubbliche”?

La crisi finanziaria ecc: ma per la miseria, le crisi finanziarie sono figlie di quel gran pasticcio voluto dagli americani nel 1999/2000: la fine del Glass-Steagal Act del 1933 che divideva nettamente le attività di Banca dalle attività di Investimento Finanziario in istituzioni separate. La crisi del 2007 ha coinvolto l’economia reale e le banche proprio perché queste si sono messe a trafficare in titoli subprime con i soldi dei clienti….evviva il neoliberismo che si autoregola e la crescita infinita. Perché non dovrebbe esserci un’altra crisi? E’ cambiato qualche cosa? Per la verità è già prevista….!

Paolo, affrontare un problema crea sempre e comunque business: che venga riorientato per farmi uscire dalla camera a Gas che è il Veneto e la pianura Padana, non può che farmi un gran piacere. Certo che se in Italia riuscissimo a limitare l’importazione di energia e di materie prime con solare/eolico ecc.ecc. ed economia circolare, ci guadagneremmo anche in soldi. Il problema del consumismo resta: finisce che ci converrà di più il Reddito di Cittadinanza che produrre in surplus tanto per fare e piangerci addosso perché i negozi sono pieni e la gente non compra.

Un Saluto

Es.


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