vero, ma si può tentare, ad esempio, dei 500 fanno parte 145 italiani, nell’appello c’è anche questo:
"Posta la cruciale importanza che hanno i combustibili
fossili per l’approvvigionamento energetico dell’umanità, suggeriamo che non si
aderisca a politiche di riduzione acritica della immissione di anidride
carbonica in atmosfera con l’illusoria pretesa di governare il clima".
Dove il vocabolo, acritica,
assume grande importanza: fa pensare che sia una novità arrivata con Greta, non un problema
affrontato “ufficialmente” – non dagli ambientalisti — in sede ONU dal 1992;
allo stesso modo, immissione di anidride
carbonica, ASSOCIANDO I COMBUSTIBILI FOSSILI alla semplice emissione di Co2.
Chissà, forse i 145 scienziati italiani, parte dei 500, andranno a spiegare bene
questo passaggio a Taranto o alle varie Associazioni di Medici Pneumologi, tanto per rimanere sul superficiale.
Lei commenta e mi risponde: “Non
è detto che vi sia reale indipendenza”. Le rispondo: i 500 evidenziano
la “cruciale importanza dei combustibili fossili”, posso restituirLe la
risposta?
Ma è possibile basare un confronto su queste basi? È possibile
discutere partendo da sospetto e dietrologia? E’ possibile partire dal seme di "corrotto" per ottenere una sana conoscenza?
Sul titolo: mi sembra che gli effetti siano, in generale, positivi.
Il fatto che se ne parli diffusamente, in particolare nei consessi mondiali o
in UE dove si spera che il pacchetto Green New Deal sia corposo nel prossimo
bilancio dell’Unione. Tutta la parte dell’agro-alimentare e trasporti collegati
sta tornando a galla, magari più faticosamente, ma si muove.
Grande parte di questo si deve al fenomeno mediatico Greta Thunberg che, faccia qualche conto a mente libera, serve proprio a "sollevare e spingere le coscienze". Diventa fenomeno mediatico in quanto il problema c’è ma serve una spinta per cominciare a risolverlo: sindrome NIMTO.
Casualmente Greta ha il grande merito di aver deciso, un bel giorno, di scioperare da sola.
Io lo associo ai tagli di Lucio Fontana: sembra facile, che ci vuole!
Lei scrive “se si attende
troppo prima di risolvere un problema...", e prosegue, “Uno di
essi è sotto gli occhi di noi poveri italiani, costretti ormai non solo a
vivere in un…” e via andare su altri temi, da qui il mio commento.
Mi
scuso, purtroppo il mio deficit di comprensione permane.
Un Saluto
Es.