Eureka !! > Quando una
persona arriva a dover vendere i gioielli ricordo di famiglia vuol dire che non
ha più altro modo di fronteggiare i debiti pendenti.
Del tutto differente è il
caso di esponenti del governo che progettano di impiegare le risorse auree dello
Stato per “compensare” gli squilibri di cassa (Debito pubblico).
SIGNIFICA non avere
idea su cosa e come fare per mantenere i necessari equilibri contabili di Bilancio
con delle stime del PIL risultanti più che dimezzate. Dando altresì attuazione
alla promessa di “limare” la pressione fiscale, rilanciare economia e lavoro e di
“cambiare” la vita ai bisognosi.
Misura complementare resta allora quella di
dilazionare nel tempo la reale “operatività” degli interventi e di restringere
le possibilità d’accesso ai benefici promessi.
Serve altresì individuare la
“barriera” esterna (Enti e/o individui) che si oppone alla dichiarata “volontà”
di sovvertire certi limiti, regole e vincoli frutto di politiche sbagliate,
oltre che asservite a interessi propri della “vecchia” classe dominante.
Non
ultimo, dare gran fiato alle richieste di singole categorie e comunità locali.
Postilla.
Con un Pil in frenata, una montagna di Debito e un tasso di interesse dei
Titoli di Stato sul 3% una domanda è d’obbligo.
Basta volerci credere e saper
aspettare, almeno (almeno!) fino alla seconda metà dell’anno in corso?.
Se SI, abbiamo
di fronte una “nuova” modalità dell’arte di governare che merita un sonoro “eureka!”.
E ancora “Eureka!”.
La storia insegna che La “Febbre” del Tribuno non conosce
remore, limiti …