Sulle voci riguardanti le regole del pseudo reddito di
cittadinanza non mi limiterei ai 5S, estenderei l’etichetta alla Lega. Le
varie riforme HARTZ hanno precarizzato, depresso e umiliato persone ma si sono
rivelate una forma di sovvenzione per Aziende. Per questo inserisco la Lega. In
Germania si sta ragionando da qualche anno sul sistema per uscire da tutto questo,
noi ci arriviamo adesso ma sarà pur sempre un sistema annacquato ed aggirabile,
all’italiana: non sia mai che una qualsivoglia riforma del lavoro e di inserimento
o reinserimento lavorativo vada a “disturbare” il sistema di “nero” italiano.
Evasione ed elusione fiscale sono strettamente collegate a “lavoro in nero”.
Qui sotto una tabella da ilsole24ore: ad esempio nella Prov.
di Verona, le famiglie aventi diritto in base a dati ISEE 2016 sono 27.300, a
Milano 103.600, fermarsi alle percentuali non è tutto: https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-11-10/reddito-cittadinanza-l-isee-record-crotone-napoli-e-palermo-114221.shtml?uuid=AEJl6MdG
Al massimo, alla fine, sarà uno stipendificio: assunzioni
nei Centri per l’impiego fini a sé stesse.
Vista la lettera Tria contenente l’alienazione di beni
pubblici per 18 miliardi (a fronte di 17 messi da parte per Reddito e Pensioni)
– che poi 18 miliardi li raccogli solo se vendi i beni patrimoniali
indisponibili dello Stato - fa pensare che non se ne farà niente – bastano le
parole, procrastinare per “organizzare” e fare analisi costi/benefici (sic!),
nel frattempo inserire qua e là “articoli e comma” che permettano lo
smaltimento in agricoltura di fanghi inquinanti, condono edilizio e fiscale, ad
esempio, oppure voucher seguiti da una flat tax per P.Iva ma non per piccole
Aziende, chiaro indizio che si tende solo a precarizzare di più.
Nulla di organico, tutto spezzettato meglio se inserito in
disposizioni di tutt’altra natura.
Spiace dirlo ma siamo in presenza della volontà politica di
mettere in svendita questo Paese che non si è manifestata con questo governo ma
che questo governo probabilmente riuscirà a portare a termine. Io non sono un
economista ma se mi metti 18 miliardi di introiti a copertura di 17 Reddito e
Pensioni, cancellando Reddito di Inclusione, Bonus e contributi vari (già
esclusi dal NADEF e che verranno, si dice, reinseriti successivamente), il 2,4%
di debito è tanta, troppa roba.
Di certo uno sviluppo economico reale sarebbe ben visto da
tutti, è anche possibile ottenere risultati già nel 2019 cominciando ad
affrontare le questioni relative alle procedure di infrazione, alle energie
rinnovabili, alla gestione rifiuti ed economia circolare, dissesto
territoriale, tutte cose alle quali Regioni e Comuni possono partecipare e
spesso hanno già i progetti, ma non i soldi, nel cassetto. L’edilizia pubblica
e l’adeguamento antisismico: se non muove economia questo ci sarebbe da
meravigliarsi, comunque le cose prenderebbero tutt’altra piega. (dando per
scontato che sulle grandi opere ci sono tensioni partitiche che, se gli alleati
mantengono il loro “sentimento”, dovranno essere come minimo riesaminate e
riprogettate).
Un Saluto
Es.