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Commento di Enzo Salvà

su Asso28, c'è un uso geoeconomico dietro i respingimenti?


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Enzo Salvà Enzo Salvà 25 ottobre 2018 17:30

Ieri ho fatto in tempo a leggere ma non a rispondere al commento di “Un Italiano” cancellato dalla redazione, giustamente ma peccato, rispondo ugualmente sperando di ricordare tutto:

In quanto alla sua testa dura: le teste le valuto da quello che esprimono porti pazienza, io, nel mio piccolo, ho cercato di spiegare in qualche post il mio punto di vista “operativo” tralasciando anche il mio modo di essere, traendo conclusioni dai dati ufficiali, di fatto, che riesco a procurarmi. Peccato che Lei non abbia commentato (troppo banale per Lei, capisco). Se sono uno che guarda le persone e non il loro colore o origine, ho il diritto di farlo visto che faccio del bene.

Mi dice di guardarmi intorno, nel sociale: non so Lei ma io l’ho fatto 30 e più anni fa, lavoro, mi occupo della mia famiglia e faccio il volontario e Le assicuro che a volte “chiedere la carità” per tanta gente bisognosa è faticoso anche a livello morale, essere sostituti, supplenti dello Stato al quale affidiamo i nostri soldi per occuparsene ma non lo fa, dare una mano a genitori che hanno figli svantaggiati e che non trovano cure ed assistenza sufficienti se non pagando, oppure pensi al Banco alimentare, una vergogna di questo paese, 8° industrializzato del mondo, ricco: donare e chiedere la carità per organizzare pasti o piccoli pacchi della spesa Le assicuro che è frustrante anche per chi lo fa ed anche se è sicuro di essere nel giusto. La frustrazione viene dal fatto che non sono certo Associazioni di volontariato che possono risolvere il problema, noi possiamo solo dimostrare la nostra vicinanza e alleviare qualche disagio, nient’altro - e quanti italiani - caro signore.

Organizzare feste, che per noi feste non sono, che vengono chiamate di autofinanziamento quasi che le innumerevoli piccole associazioni del terzo settore si mettessero in tasca qualche cosa (poi ci sono i furbi e così tutti passiamo per disonesti tanto che per fare la raccolta fuori dai supermercati, o per vendere fiori o uova di pasqua è meglio se ci mettiamo il cappello alpino). Ed invece facciamo fatica, per generosità, e si è fortunti se si opera in un Comune che ti regala acqua, luce e gas e ti fa almeno lo sconto sulle Tasse di occupazione suolo pubblico o che ha uno sportello che aiuti nelle ormai pesanti pratiche burocratiche (giuste quelle sulla sicurezza, sia chiaro). E se ciò che organizzi va storto, sono i volontari a dover ripianare le perdite.

Non so Lei, io conosco il mondo non profit perché lo frequento………Lei che fa? Ha una minima idea di che cosa sia la solidarietà umana? Fortunatamente la gente che lo sa non manca e non guarda in faccia nessuno.

Lei parla “dell’africano”, è quindi evidente che non sa di che cosa si tratta, è solo razzista: immigrati clandestini, i 491.000 presunti presenti in Italia: non si parla di “neri” ma di tutti: neri, albanesi, serbi, ucraini, macedoni, bengalesi, cinesi, sudamericani e tante altre nazionalità e lavorano in nero, ovviamente, o tentano di farlo; se finiscono male dovremmo porci qualche domanda. Nel frattempo i nostri vecchi, se non c’è spazio negli ospizi, li affidiamo a badanti, in nero, ucraine bionde occhi azzurri che vengono trattate come serve a pochi euro l’ora. Sono tanti “i clandestini” in campagna, nell’edilizia e fanno comodo “a italiani”. Pochi sono sconosciuti, quasi tutti hanno ricevuto un foglio di via.

Poi ci sono i “richiedenti asilo” quelli che ne hanno o ritengono di averne diritto in base alle leggi italiane, quelli tanto odiati da Lei, quelli dei barconi ma non solo, ci sono siriani, afgani, iracheni che entrano da est e perché non riescono più ad arrivare a nord. Si vedono meno, giusto? Magari si possono scambiare per terroni.......!

I vari governi che si sono succeduti non sono riusciti o non hanno voluto organizzare, se non in maniera superficiale, uno straccio di sistema efficiente e coordinato, neanche per gli italiani. Quello del cambiamento poi, su questa roba, ci marcia pure. 

Si parla di “soldi”: beh il nostro Ministro dell’Interno è riuscito a sfilare un sistema funzionante ai Comuni, alla legalità, per darlo ai libici ed ai privati ….. un giorno qualcuno mi spiegherà perché!

Lei parla “dell’africano” ma non si rende nemmeno conto che gli africani sbarcano in Italia perché è vicina ma per la maggior parte di loro è un punto di partenza, non di arrivo. Non sono loro a volersi fermare e non sono certo loro a voler rimanere sbandati ed inutili. (ci sono anche farabutti ma il colore della pelle conta una sega). Senti parlare dello spaccio: com’è che non si riesce a dire nulla su chi siano i padroni “della roba e della piazza”? Si parla dei “vu cumprà”: chi li rifornisce, da dove viene la merce, a chi la pagano?

Se qualcuno pensa che tolti loro il mercato si fermi, è un povero ingenuo o un illuso oppure anche meno.

Prostituzione da riduzione in schiavitù: com’è che non se ne sente parlare e sono sempre e solo Associazioni che provano a “alleviare” lo scempio? Associazioni come Telefono Rosa o Casa delle Donne sempre a rischio che i pochi fondi pubblici vengano tolti? Parliamo tanto di nigeriane, ma sono di tutte le nazionalità, italiane comprese. "Un Italiano", vada a farsi quello che a Verona chiamiamo “putan tour” magari aprirà gli occhi non solo per rifarseli.

Orfano di ideologie: francamente non mi sento orfano di nulla, mi rompe le scatole sentire sempre e solo slogan, propaganda e lamenti contro questo o quello senza mai “studiare, approfondire ed intervenire”, ognuno per quello che può, a favore di tutti, le nostre istituzioni in primo luogo, nel rispetto della nostra Costituzione.

Una cosa è certa: se i problemi degli italiani fossero solo l’immigrazione saremmo a posto.

I razzisti in un certo senso sono fortunati, qualche potente straparla e loro son contenti, purché qualche straniero, possibilmente nero, rimanga altrimenti finisce il gioco. Non preoccupatevi, non se ne respingono, si mandano apposta nella clandestinità così poi il teatro degli orrori può proseguire. Qui in Veneto, ormai, sono addirittura i leghisti che hanno cariche in regione e comuni a dire a Salvini che il decreto sicurezza è una ciofeca e che creerà solo ulteriori problemi.

Degli italiani, ai razzisti, non glie ne frega una mazza, fidatevi.

Non saluto

Es.


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