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Commento di Enzo Salvà

su Per rifare l'Italia serve anche una sinistra governativa che non c'è. Ma se si scioglie il PD...


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Enzo Salvà 17 settembre 2018 17:47
Detto in modo estremamente conciso: un’alleanza fra ideali popolari e socialisti è diventata un partito ma al massimo poteva aspirare ad una Grosse Koalition, giusto il tempo di governare - o provarci - e tornare a farsi concorrenza.

>> quasi tutto ciò che sa di sinistra è per semplificazione ed errore identificato con il PD<<

è vero ma è altrettanto vero che quella nebulosa chiama "sinistra" è difficilmente identificabile, serve davvero una linea comune, "propositiva", invece le sinistre sono infarcite di leaderismi ed individualismi. 

I Leader, scelti dalla base, servono, ma qui si autoproclamano salvo poi andarsene se al primo congresso la loro mozione risulta minoritaria. 

Ma c’è un altro "ma": SEL è nato e vissuto "poco", alleandosi con il PD,
dal PD è nata LeU, ora nasce Patria e Costituzione, tutti costoro hanno votato in Parlamento in alleanza con pezzi di PDL e/o proposte che non erano né popolari né socialiste né socialdemocratiche; mi sembra improbabile che possano nuovamente ottenere fiducia. Altre aggregazioni ci sono sempre state ma non avevano nulla di organico, erano solamente elettorali. 

Non è così, credo, che si fa politica, soprattutto di sinistra. 

Come dice Lei ci vuole concretezza, proposta, priorità, ma serve una classe dirigente, quella classe che "fonda" un partito, rimane solo per il periodo di aggregazione ed è pronta a farsi da parte quando dalla base verranno eletti i rappresentanti dei territori. E chiare politiche di proposta prima ancora che di opposizione.

Un Saluto
Es.  


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