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Commento di GeriSteve

su Genova, di chi è la colpa?


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GeriSteve 22 agosto 2018 21:28

Q’A’ NISCIUNO E’ FESSO.

Caro Vittorio, lo schema del buon funzionamento è chiaro:

 lo stato decide di concedere la gestione di un suo bene; nel caso: le autostrade
 lo stato fissa le regole della concessione
 lo stato bandisce una gara fra chi ambisce a quella concessione
 lo stato valuta le offerte e l’attendibilità dei concorrenti e in base a queste e ad uno schema prestabilito aggiudica la concessione
 lo stato (attraverso suoi organi) controlla scrupolosamente l’operato del concessionario, il rispetto delle regole, dei principi di sicurezza, di trasparenza dei conti....

Credo che sia inutile continuare: niente di tutto ciò è avvenuto; lo stato non controlla proprio niente.

Quanto incassa autostrade? Nessuno lo sa: le cifre ufficiali degli incassi sono quelle dichiarate dai concessionari, ma nessuno controlla che quelle siano reali. I caselli rilasciano forse scontrini fiscali tracciabili? E se nessuno controlla, perchè credere che quelle cifre siano vere?

Tu sostieni che lo stato italiano è colpevole, perchè non ha esercitato il suo ruolo di controllore.

E’ certamente vero, ma che senso ha questo teatrino fra lo stato e il concessionario?

Se lo stato italiano non ha eradicato la mafia è perchè la mafia è ben insediata nello stato. Se lo stato italiano non controlla i suoi concessionari è perchè i concessionari controllano le istituzioni statali.

I titolari di concessioni balneari fanno abusi e straguadagnano sulla concessione di un bene pubblico; certo, spiagge, acque minerali ed autostrade sono cose diverse, ma il meccanismo è sempre lo stesso: per motivi inconfessabili ma comprensibilissimi si dà in gestione un bene pubblico ad un amico privato e lo si esenta da ogni controllo.

Certo, lo stato è colpevole per inadempienza, ma chi non è fesso lo sa bene che quelle inadempienze sono il frutto della corruzione per cui politici e governanti non hanno agito e non agiscono nell’interesse dello stato ma dei concessionari, che perciò sono fuori da ogni controllo, anzi: protetti da chi li dovrebbe controllare.

La corruzione implica che il corrotto sia colpevole, ma non assolve il corruttore, anzi: quando il corruttore è grande e potente lo capiscono anche i fessi da dove è partita la corruzione. Ma forse nessuno è così fesso da dubitarne davvero.

GeriSteve


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