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Commento di GeriSteve

su Genova, Ponte Morandi | I virtuosismi mediatici del mondo alla rovescia


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GeriSteve 19 agosto 2018 15:06

Mio caro Paolo, è una questione di sistema di riferimento: questo mondo è alla rovescia rispetto a come tu e quasi tutti noi vorremmo che fosse, ma è perfettamente "dritto" rispetto a come funziona da tempo.

Se vai qui vicino: Ponte Morandi: una tragedia "esistenziale". Sono stati meravigliosi gli anni Sessanta? trovi un breve elenco di "precedenti" che non sto a ripeterti.

Non voglio sostenere che tu fai male a scandalizzarti che "così van le cose" e che "così fan tutti": non dobbiamo rassegnarci e fai benissimo a ricordarcelo. Dobbiamo però ricordarci perchè "così van le cose e così fan tutti": perchè noi abbiamo una delle peggiori e più corrotte classi dirigenti del mondo, a partire (ma non solo) dalla classe dei politici.

Il sistema della corruzione è tale da estendersi irreversibilmente fino a che non lo fermi qualche evento catastrofico, del tipo "ghigliottinamento dei corrotti".

Nel suo fondamentale e chiarificatore libro "Il ritorno del principe" il magistrato Roberto Scarpinato ci ha spiegato come un corrotto, da lui incastrato, gli ha giustificato il suo ingresso nel sistema della corruzione: "a me, la prima mazzetta me la ha messa in mano il mio capoufficio: non avrebbe mai accettato un incorruttibile nel suo ufficio".

In perfetta analogia, finora nessun partito italiano ha permesso ad un incorruttibile di "far carriera" nel proprio ambito". Anche restituire ai cittadini l’elementare diritto di scegliere loro chi votare non cambierebbe granchè: gli incorruttibili, invece che stare in fondo alla lista dei candidati non entrerebbero neanche in lista: non sia mai che gli elettori li eleggano!

Ma mi dirai: perchè tu sei così pessimista da scrivere che la corruzione è irreversibile?

Per un motivo semplicissimo: perchè un corrotto che volesse tornare indietro dovrebbe pagare un prezzo altissimo, passando dalla corruzione addirittura all’eroismo. Un corrotto è sempre ricattabile dal sistema della corruziona che sa e conserva accuratamente le prove della sua corruzione.

Ricordi Sindona? dagli Usa tornò in Italia con un’arma terribile: una lista di oltre 500 potenti di cui proprio lui, Sindona, aveva trasferito all’estero i capitali illecitamente accumulati. Con quella lista lui si credeva di poterli ricattare, cosa che sarà certamente successa, ma non fu lui. Lui si bevve un caffè con più cianuro di quanto credeva, la lista sparì (proprio come un’altra analoga "arma": la borsa di Calvi) e noi non abbiamo mai saputo niente di quei corrotti con il gruzzolo all’estero nè di tanti altri casi analoghi.

Oggi ti voglio proprio far male: oltre agli incentivi di cooptazione, oltre ai ricatti di fidelizzazione, abbiamo anche il fenomeno della "autocensura": chi vuole far carriera (non importa se come politico, giornalista, dirigente, funzionario, quadro...) si autocensura come se fosse sotto ricatto; così tanto per far sapere a chi conta che lui è "a disposizione".

Mio caro Paolo, in realtà io so che tu sai già e bene tutto ciò che scrivo, in realtà io apprezzo che tu ci ricordi cosa dovrebbe essere dritto e cosa rovescio, ma tu lasciamelo il piacere di denunciare che fino a che non torna (anzi: arriva, perchè in Italia purtroppo non c’è mei stata) la ghigliottina, così van le cose e così fan tutti.

GeriSteve

P.S. Questo mio elogio nostalgico della ghigliottina mi ha fatto venire in mente una "petrolinata": l’eroico Petrolini, in pieno fascismo, quando era pericoloso denunciare corruzione e dispotismo, così recitava:

Sono stato a Roma e, sulle strade, ho letto "via Mazzini", "via Garibaldi"... e invece bisognerebbe scriverci: TORNA MAZZINI, TORNA GARIBALDI...


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