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Commento di Persio Flacco

su Fintan O'Toole: le prove per il fascismo sono in piena azione


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Persio Flacco 15 luglio 2018 19:47

A Fintan O’Toole indubbiamente piace lo status quo, lo ritiene il migliori dei mondi possibili (immagino che ci viva bene) e, a suo modo, ne difende la stabilità indicando chi invece nel presente vive male e le forze del cambiamento come fasciste. E’ una operazione sporca, puramente propagandistica, che nasconde interamente le cause che in tutto il mondo stanno provocando una reazione contraria. Eppure queste cause sono evidenti: l’abnorme concentrazione della ricchezza in poche mani, che ha impoverito le fasce sociali già povere e quelle che povere non lo erano; il depauperamento del tessuto produttivo di interi Stati dovuto alle delocalizzazioni connesse al processo di globalizzazione dei mercati; l’impotenza sempre maggiore dei cittadini nell’incidere sulle decisioni di chi dispone della loro vita; la costante erosione delle conquiste del mondo del lavoro. Tutto questo è volutamente ignorato dall’autore, e ciò rende la sua pseudo analisi così viziata e tendenziosa che non meriterebbe nemmeno parlarne, se non fosse tanto immeritatamente valorizzata. Se vi è un recupero della dimensione nazionale è perché in essa è ancora presente la possibilità della partecipazione democratica, la possibilità per i cittadini di tentare di riappropriarsi del proprio destino. Fuori da questa dimensione sono altre entità a decidere la sorte delle persone comuni. I "Mercati" non sono democratici; non lo sono i grandi gruppi di interesse economico e finanziario; non lo sono le lobby internazionali che perseguono interessi particolari di tipo ideologico o nazionalista; non lo sono nemmeno le grandi istituzioni come il WTO, la WB, il FMI che fiancheggiano i grandi poteri finanziari. Per noi europei non lo è nemmeno una istituzione invasiva come l’Unione Europea, dove il solo organo democratico, oltre ad essere colonizzato dalle lobby, conta poco o nulla. Come stupirsi dunque se le persone comuni cerchino di difendersi riappropriandosi dei valori costituzionali nazionali per far valere il loro diritto? Il fascismo, se proprio lo si vuole evocare, va cercato la dove la dove una élite impone il suo volere alle masse, dove cerca di modellare "l’uomo nuovo": il precario senza diritti e senza identità, il consumatore plasmabile nei desideri, apolide, incapace di sottoporre a critica articoli come quello di O’Toole perché succube della sub cultura che il potere secerne per meglio soggiogarlo.


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