Prima di che ? >
Per
fagocitare masse di consensi è bastato lanciare lo slogan “prima gli italiani”.
Non è difficile mettere in coda (dietro agli italiani) i migranti e i nomadi
irregolari. BASTA cogliere l’occasione e impartire l’ordine esecutivo.
Trovare
un colpevole suona bene per tanti “arrabbiati” e frustrati.
Tutt’altra cosa è
reperire le ingenti risorse necessarie a sostenere la crescita e tali da “cambiare”
la vita degli italiani (flat tax, reddito cittadinanza, ecc.).
Ecco allora l’oculata
caccia a dei gruppi “ristretti” di cittadini che siano esemplificativi di
categorie ben più corpose.
Avviare un qualche apprezzabile provvedimento suona,
subito, da acconto su più esaustive soluzioni programmabili “quanto prima”.
E’ SEMPRE
la stessa tecnica del “prima”. Di sicuro procedere a tappe avvantaggia solo
colui che promette “soluzioni” epocali.
In realtà.
Al tasso attuale per il
DEBITO da 2.300 miliardi ci sono quasi 10 miliardi di interessi da pagare ogni
anno. ANCOR PIU’ più ne servono per reiterare le cosiddette Clausole di
Salvaguardia.
La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce remore,
limiti …