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Commento di Truman Burbank

su “Contratto di governo” e indirizzo politico


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Truman Burbank Truman Burbank 1 giugno 2018 15:16

Suggestiva la frase di apertura: in pratica dice che il Capo dello Stato calpesta l’autonomia del Governo al fine di affermarne l’autonomia. Del resto questo paradosso origina dal voler negare il ruolo notarile del Presidente della Repubblica (ex. Art. 87 "Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale.") per sostenere un ruolo di indirizzo politico negato dalla Costituzione.

Ciò deriva nettamente dall’Art. 89 "Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità." Viene seguito dall’Art. 92 "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri." Viene ulteriormente chiarito dall’Art. 95 "Il Presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. " Insomma l’indirizzo politico e la composizione del Governo sono di competenza del Presidente del Consiglio dei ministri.

Non è difficile verificare che questa è l’interpretazione che forniva Costantino Mortati e se non bastasse i verbali dell’Assemblea Costituente sono pubblicamente disponibili e spiegano il ruolo misurato che si assegnò al Presidente della Repubblica, ben differenziandolo dal ruolo del Re nello Statuto Albertino.

Una nota a parte per quel cancro inserito di recente all’interno dell’Art. 81, il cosiddetto "pareggio di bilancio". Questo cancro va estirpato quanto prima perchè è incompatibile con il resto della Costituzione. Il motivo è spiegato molto bene dall’Art. 139 "La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale." Il pareggio di bilancio pretende invece la sottomissione della Repubblica alla dittatura dei banchieri.


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