• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di GeriSteve

su Reddito di cittadinanza | Perché serve evitare commistioni tra politiche sociali e del lavoro


Vedi tutti i commenti di questo articolo

GeriSteve 17 marzo 2018 21:41

REDDITO DI CITTADINANZA: risolve problemi o li crea?

 

Condivido: L’idea del reddito di cittadinanza è valida, perchè è inacettabile che un cittadino incolpevole soffra per la sua dignità e per le sue necessità, ma dietro quel reddito ci sono tanti problemi. Alcuni sono molto bene espressi in quest’articolo.

 

Io ne aggiungerei almeno un paio.

 

C’è un problema di GIUSTIZIA SOCIALE, analogo a ciò che è successo quando si sono elevate le pensioni minime: gente che per tutta la vita ha lavorato e si è pagata i contributi che poi si è ritrovata con la stessa pensione di chi non ha mai lavorato o che si è arricchito lavorando in nero.

Il reddito di cittadinanza dovrebbe essere bilanciato con lavori socialmente utili, apprendistato e altro, altrimenti è altamente probabile che ci si ritrovi con situazioni in cui uno che non lavora stia meglio (forse anche molto meglio) di uno che lavora.

Ricordiamoci che c’è chi fa lavori altamente stressanti, chi lavora con stipendi bassi, chi con lavoro precario, chi per lavorare è costretto a traslocare dove non ha casa, non ha amicizie, dove la vita costa di più, a sostenere spese connesse con il suo lavoro (auto, vestiario, parrucchiere...).

Impedire tutte queste possibili ingiustizie sociali è molto difficile, conviverci è pericolosissimo: chi lavora potrebbe preferire il reddito di cittadinanza al suo lavoro.

 

 

C’è poi un problema di IDENTITA’ e GRATIFICAZIONI PERSONALI nel caso che la situazione di reddito di cittadinanza si prolunghi nel tempo: che ruolo sociale avrebbe uno che non lavora e vive di quel reddito? un perdente? un fallito? un parassita? un privilegiato? un furbo?

E cosa farebbe nel suo tempo libero quel "cittadino"? quale sarebbe la sua "ragione di vita"? si annoierebbe? giocherebbe d’azzardo? si drogherebbe?

E se invece si costruisse dei suoi buoni interessi positivi culturali, sportivi o in altre passioni, accetterebbe poi di perderli per andare a lavorare?

 

Porre tutti questi problemi può essere il pretesto per non farne niente, ma non porseli sarebbe un suicidio. La via del fare facendo bene è difficile e stretta.

 

Ci aggiungo un terzo problema: l’istituzione di un reddito di cittadinanza sarebbe una scelta REVERSIBILE?

Se si arrivasse alla conclusione che i problemi che causa sono insostenibili e si decidesse di abolirlo cosa succederebbe? Rivolta sociale? suicidi di massa? nascita di associazioni a delinquere per autosostentamento?

 

GeriSteve


Vedi la discussione






Palmares