L’ennesima idiozia del vecchio Persio (per non parlare del fesso che parla di "genocidio") che davvero non se ne fa scappare una. Sotto la bandiera del CNL combatterono TUTTI i partigiani italiani, non solo gli ebrei. Ma a nessuno, RIPETO: A NESSUNO, verrebbe in mente di impedire ai comunisti di partecipare con i loro simboli specifici. Non si vede quindi perché solo agli ebrei italiani si possa pensare di impedire l’uso della propria simbologia che è - per chi ha deciso di sceglierla (e non sta certo né a P.F. né ad altri decidere chi può o non può utilizzarla) la bandiera sionista. Che è la stessa della Brigata Ebraica e che è la stessa successivamente diventata quella di Israele. Quindi le bandiere "israeliane" (che sono tali per la coincidenza fra le tre sopracitate) hanno TUTTI ma proprio TUTTI i diritti di sfilare il 25 aprile come simbologia specifica degli ebrei italiani - partigiani fra i partigiani e vittime prime del nazifascismo - al contrario di quelle palestinesi che, in senso stretto, non ne avrebbero alcun diritto. Ammesso però che il 25 aprile abbia anche un senso più ampio di quello strettamente storico. ben vengano anche quelle palestinesi, ma - e qui casca l’asino - solo dall’anno scorso la comunità ebraica romana ha posto l’aut-aut all’ANPI (o noi o loro) dopo ANNI di offese, ingiurie e violenze anche fisiche subite dai filopalestinesi. Prova ne sia Milano (o anche Cagliari, ci sono i filmati) in cui la bandiera ebraica è stata oggetto come ogni anno di intolleranza (benché, come tentativo di manifesta pacificazione, sia stato usato il simbolo "da spalla" della Brigata Ebraica - con la stella gialla - anziché la vera bandiera sionista con la stella azzurra). Incolpare gli organi delle comunità ebraiche per le manifestazioni di intolleranza che gli ebrei italiani subiscono è prova di sconcertante ottusità e, senza girarci troppo intorno, di un non tanto latente antisemitismo.