TRASPARENZA >
Per il
premier RENZI non è affatto di sacrificio dover arrivare a mollare certi
passaggi dell’Italicum, se non addirittura l’intera legge.
Le sue reali
aspettative sono tutte rivolte al buon esito del noto referendum confermativo.
NULLA
infatti può dargli altrettanto prestigio duraturo quanto l’essere ricordato
come il leader politico che ha cambiato, in modo incisivo, la Costituzione e l’architettura
Istituzionale dello Stato. E, di conseguenza, poter continuare a governare fino
a fine legislatura per riproporsi alla prossima.
Tanto più che delle future
modifiche e integrazioni non cambierebbero il valore di siffatta riconosciuta
paternità.
Non solo.
Visto il calendario dei passaggi, il premier Renzi (come l’anno
scorso) può intanto ottenere, in via provvisoria, dalla Commissione UE quegli “eccezionali”
margini di flessibilità così essenziali per “rimpolpare” la sua Legge di
Stabilità del 2017. Puntando altresì sul fatto che, dopo appena 2 mesi da una
vittoria su tale referendum, la stessa Commissione non troverebbe i motivi “validi”
per un ripensamento.
ERGO.
INUTILE aspettarsi un puntuale confronto di merito sui
contenuti.
Le FURBERIE tattiche, ben condite di slogan roboanti, sono quello che
serve per “scompaginare” il fronte del NO.
La trasparenza non è certo prerogativa
di un Dossier Arroganza …