«Lavoriamo per rispondere ad eventuali richieste di sicurezza del
governo libico, niente di più niente di meno, nel rispetto della
Costituzione e solo dopo il via libera del Parlamento». “A chi snocciola
cifre di soldati italiani pronti a partire, ricordo che la Libia ha un
territorio tre volte l’Italia: non è un teatro facile per esibizioni
muscolari. Il governo non è sensibile al rullar di tamburi e non si farà
influenzare da spinte interventistiche”. Secondo Gentiloni, titolare della
Farnesina, «il Parlamento deve interrogarsi quale sia il nostro
interesse nazionale, e cioè quello di evitare che il processo di
disgregazione in atto prosegua o addirittura si acceleri, evitare il
collasso della Libia che trasformerebbe il Paese in una polveriera».
http://www.lastampa.it/2016/03/09/i...
Il nostro interesse nazionale in Libia è chiaro persino ai bambini, occorre chiedere a Francia e Gran Bretagna, quali partner UE, di evitare colpi di testa militari, va trovato un capo libico del livello di Gheddafi, altrimenti le diatribe tribali e l’Isis avranno la meglio.