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Commento di

su La truffa del “capacity payment”. È giusto pagare in bolletta le perdite delle centrali a energia non rinnovabile?


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16 marzo 2015 05:34

1. Ottimo articolo, ma chiederei gentilmente di avere più dettagli perchè l’informazione contenuta non impatta abbastanza sul cittadino pagante.
Partendo da questa informazione <a luglio 2012 anche la Confindustria ha espresso “forte preoccupazione per la misura introdotta, che può innalzare ulteriormente il costo della bolletta energetica italiana per un valore compreso tra i 500 e gli 800 milioni di euro”. > Sarebbe possibile avere un costo per utenza media oppure per Mwh ?

2. E’ indubbio che in un mercato ove esista energia creata dalle rinnovabili, l’offerta dell’energia è più elevata di giorno e durante l’estate ad un costo minore per i distributori di energia. Un sano regolatore economico dovrebbe prendere atto della situazione ed introdurre dei limiti ai prezzi per fasce orarie e stagionali, dopo aver fatto le opportune analisi di costo. Il prezzo medio per l’utente di giorno e d’estate diventerebbe più basso con un "hair-cut" ai profitti di chi specula sul costo basso delle rinnovabili. Inoltre l’authority potrebbe favorire un programma di dismissione delle centrali a carbone in favore di centrali a turbo-gas che ben complementano il fotovoltaico. Il modo di favorirlo è pagare sussidi di investimento alle ditte produttrici di energia ( in pratica parliamo di ENEL) che utilizzano carbone, ma che presentano piani credibili di dismissione verso il turbogas. Cosi’ si riuscirebbe a raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO². Non sono sicuro che si arriverebbe ad una riduzione dei costi di produzione di energia, perchè gli impianti a turbogas hanno costi operativi più alti degli impianti a carbone ed inoltre soffrono di "geopolitica", in pratica dipendenza dalla Russia, Kazakhstan e paesi arabi, cosa di cui il carbone non soffre.

3. Non penso proprio che fosse necessario questa nuova gabella del "capacity payment", perchè le stesse imprese che producono energia (ENEL ed ENI) sono anche quelle che distribuiscono energia. Quindi penso che i loro profitti non si sono ridotti a causa del fotovoltaico che genera energia a basso costo che loro stessi comperano per rivenderla. Quindi questa nuova gabella aumenta i profitti di ENEL ed ENI che accampano scuse irrecivibili.

4. Il modello del mercato dell’energia elettrica in Belgio ha problemi opposti, si parte da un’offerta di energia tipicamente continua sulle 24 ore. Quindi in Belgio esiste una tariffa differenziata che favorisce i consumi di giorno e durante i week-end. Con questa politica dei prezzi, si arriva a spostare il 60% di consumi delle utenze particolari verso queste fasce orarie.

Francesco
( un modesto allievo di Renzo Riva)
PS: abbiamo fatto un gruppo su FB per discutere di queste cose. Veniteci a trovare!
https://www.facebook.com/groups/can...


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