Sarà per domani >
Sono passati 6 mesi da quando il
governo Renzi è entrato in azione. Un governo nato da una “presa di potere”
cercata in nome di un cambio di marcia foriero del sicuro rilancio del paese.
Dai fatidici 100 giorni stiamo arrivando a quota 200. Sappiamo che ne
serviranno ben 1000 prima che l’Italia diventi la “forza trainante” dell’Europa.
Intanto il DEBITO continua a crescere mentre il Pil è addirittura in calo. Non
saranno gli “aggiustamenti” metodologici del conteggio del Pil (Esa 2010) a
cambiare la sostanza dei fatti.
La capacità di acquisto delle famiglie non dà
segni di recupero mentre si evoca il fantasma della deflazione.
L’unica notizia
non smentita è quella di ulteriori pesanti tagli della spesa pubblica necessari
a far quadrare i conti di bilancio nel rispetto degli impegni assunti (3%).
Sono
invece ancora da reperire i mezzi in grado di impedire almeno il degrado
dell’attuale situazione socio-economica.
Le più recenti misure anticicliche pensate
dal governo sono già scadenzate a partire dal 2015. Come dire che tra qualche
mese si riusciranno a vedere gli effetti positivi dell’aggancio alla ripresa
internazionale.
Si tratta di avere ancora speranza e pazienza.
Forse è Tutta
colpa di Carosello se in politica piovono slogan e spot ...