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Commento di

su Bolivia: col codice del bambino il lavoro minorile sarà possibile solo continuando a studiare


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5 luglio 2014 10:19

Dopo la lettera ad una professoressa degli allievi di don Milani io mi ero convinto che il lavoro minorile fosse un male grave da abolire.

Ho cominciato a cambiare idea in Finlandia, osservando una mostra sugli antichi e tradizionali lavori dei bambini finlandesi: allora la scolarizzazione era bassissima, soprattutto per il forte isolamento in cui si viveva e i bambini crescevano e imparavano in famiglia, in cui svolgevano lavori riservati ai bambini e poi ai ragazzi. In tal modo i bambini avevano un piccolo ruolo di utilità sociale e questo ruolo cresceva con loro. In chiusura della mostra si rilevava che con la totale esclusione dei bambini e ragazzi dal lavoro questi crescevano senza alcun ruolo sociale, se non di consumatori e di scambiatori di affetto e di mantenimento, e che questa situazione non li preparava a svolgere un ruolo adulto nella vita.

Sarebbe certamente sbagliato tornare indietro contrapponendo il lavoro per i poveri e lo studio per i ricchi, ma sarebbe molto importante studiare e collaudare modelli di integrazione di studio e lavoro.

Fra l’altro, ci sono capacità manuali e di risoluzione di problemi pratici che si imparano benissimo da ragazzi e molto difficilmente da adulti: la lunga ed esclusiva scolarizzazione produce degli incapaci a fare.

Il modello "studio e lavoro" è stato molto propagandato in Cina, ma poco se ne sa dell’attuazione, tranne l’aver mandato le guardie rosse a lavorare nei campi e indottrinare i contadini.
GeriSteve


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