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Commento di Fabio Della Pergola

su Farage, Farage, Farage. E Farage fu


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 16 giugno 2014 18:59

I roghi non si fanno più però si sceglie con cura con chi ci si accompagna, lasciando perdere le fantasie sulle contaminazioni (detto da un aderente al M5S suona quantomeno bizzarro, se c’è qualcuno che ha fatto dell’essere “duri e puri” siete proprio voi).


Se lei non ha problemi a definire l’UKIP un partito di destra perché più sopra ha scritto “ammesso e non concesso che l’UKIP sia di destra” ? Ma a parte questo l’UKIP è xenofobo a detta della maggior parte dei commentatori perché pretende di escludere non solo l’immigrazione di extracomunitari ma anche di comunitari. Né più né meno di quello che ha fatto la Svizzera (paese extracomunitario) che ha messo in grosse difficoltà i frontalieri italiani. Se la pretesa dell’UKIP passasse (come è probabile) molti giovani italiani andati in Inghilterra a lavorare saranno sloggiati. Se questa logica passasse in tutti i paesi europei tutti gli emigrati, giovani e meno giovani (italiani compresi) saranno sloggiati dai paesi in cui sono andati a cercare fortuna.

Tutto questo avviene perché i paesi a economia forte (che sono in parte quelli che hanno saccheggiato le risorse di mezzo mondo per secoli e in parte quelli che hanno distrutto l’Europa in due guerre mondiali) temono di veder diminuire un po’ le possibilità di lavoro per i loro abitanti (cosa manifestamente falsa perché l’immigrazione avviene quando c’è un “vuoto” di lavoratori non quando c’è un pieno di disoccupati (o crede che cio siano molti immigrati tedeschi in Grecia ?).

Per questo motivo ritengo l’UKIP un partito repellente, ai miei occhi. Per lei è invece un partito come un altro. Contento lei, contenti tutti, Gottardo. Ma, per cortesia, non mi venga più a raccontare questa palla che destra e sinistra sono solo posizioni ideologiche.

Infine “Vota un programma scritto chiaramente in punti e, nelle parti in cui questo programma non è definito, si affida alle votazioni on line”. Ho letto da tempo tutto il programma del M5S e ci ho trovato solo quattro cose buone per la gestione amministrativa di una città, ma niente che abbia a che vedere con la gestione di un paese. Ad esempio sull’immigrazione, in cui poi dovete andare a votare (in 30mila?) per decidere che cosa volete decidere. Per gli altri punti rimando alle riflessioni di Giannuli che è più esperto di me e anche più propenso a dare credito al M5S.


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