La battaglia contro l’austerità è la battaglia contro l’euro, dato che la prima è solo la conseguenza dell’applicazione, e del mantenimento, della moneta unica.
Questa versione dei fatti è ormai largamente accettata, e condivisa anche dalla BCE, dopo il discorso del suo vice presidente Vitor Constancio ad Atene nel maggio 2013, in cui chiariva che il motivo della crisi non era la crescita del debito pubblico, oppure il mancato rispetto dei parametri di Maastricht, ma la crescita del debito privato nei paesi periferici.
Neanch’io sono militarista o nuclearista, e questo mi distingue da Farage. Ma sono con lui nella battaglia contro l’europa di:
Van Rompuy: ""L’intero territorio europeo, a parte la Russia, verrà inglobato
nell’UE. Non so se c’è il sostegno dell’opinione pubblica, ma lo faremo lo
stesso".
Barroso: "I governi non hanno sempre ragione. Se i governi avessero sempre
ragione non avremmo la situazione che abbiamo oggi. Le decisioni adottate dalle
istituzioni più democratiche del mondo sono molto spesso sbagliate."
Junker: “Noi prendiamo una decisione, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo
un po’ per vedere cosa succede. Se non protesta nessuno, perché la maggior
parte della gente non capisce niente di cosa è stato deciso, andiamo avanti
passo dopo passo fino al punto in cui non si può più tornare indietro”.
Pur facendo parte di gruppi differenti, anche i Verdi e la sinistra tutta potranno dare il loro contributo alla fine di questa oligarchia, ma io, personalmente, in questo momento, non mi fido di loro.