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Commento di Fabio Della Pergola

su Farage, Farage, Farage. E Farage fu


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 14 giugno 2014 15:48

Non mi risulta che la battaglia contro l’austerità sia di destra, anche se non escludo certo che componenti della destra nazionalista (Le Pen) e populista (Farage) siano contro. Ma essere contro l’austerità non mi pare sia la stessa cosa di essere contro l’euro. Quanto piuttosto essere contro le politiche messe in atto per fronteggiare la crisi attuale. Il che porta naturalmente a tutte le possibili e condivisibili critiche alla concettualizzazione prima della moneta unica dove si sono messe assieme economie forti ed economie deboli senza prevedere casse di compensazione interne.
Ma tutte queste sono considerazioni da economista e io non lo sono.

Altra cosa è la questione degli apparentamenti politici che non possono essere valutati solo ed unicamente in funzione dell’austerità né tantomeno dell’euro. Tendenze a favore del nucleare e della spesa per armamenti sono altrettanto significative (e forse anche più dell’euro in prospettiva di lungo termine) su cui non mi pare che ci sia stata alcuna discussione all’interno del M5S.

Sulla necessità di discussione all’interno del M5S dopo le europee io, da osservatore esterno, non posso che concordare visto che perdere tre milioni di voti ha significato comunque "vincere", ma ritengo che anche dopo le ultime politiche sarebbe stato opportuno un maggior dibattito interno, piuttosto che le demenziali apparizioni in streaming di Lombardi & Co. Ma in fondo sono affari vostri.

Su Tsipras non credo di poter concordare, a meno che lei non intenda la Lista Tsipras (che è altra cosa) il cui problema è sistanzialmente politico.


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