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Commento di

su Euro: che noia!


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13 marzo 2014 10:17

> Il CERN creato dai paesi fondatori dell’UE la cui moneta è l’euro: un FATTO!
Il CERN esisteva e continuerebbe a esistere anche senza euro.

> L’Euro seconda moneta di riserva, ecc. ecc.: un FATTO!
Ma chi se ne frega che sia la seconda moneta di riserva.

> L’Europa = "I polli da spennare": una sua opinione assai inverosimile.
Come è una sua opinione che l’Europa non lo sia.

> L’Europa = "un mercato [con] le stesse regole p.e. per OGM": un’opinione errata.
Questo invece è un fatto, non un’opinione: regole comuni nel più grande mercato del mondo.
Tant’è vero che la Gran Bretagna vorrebbe aderire al mercato unico SENZA aderire all’euro e all’Europa, gli Stati Uniti cercano di far passare trattati di scambio (e anche peggio) per "conquistare" con la loro mentalità il nostro mercato, e anche i cinesi hanno stanno facendo le loro mosse. Non si ricorda certe regole sulla validità dei brevetti, e il tentativo di farle passare in provvedimenti riguardanti pesca e agricoltura (https://fsfe.org/campaigns/swpat/st...)? Provi a indovinare chi aveva interesse a far passare simili provvedimenti.

> L’euro non va bene se si deve sottostare alle regole europee: un’opinione tanto bizzarra...
> assimilabile a quella dell’imprenditore ... con fatturato e margini in declino
> ... debiti che superano il fatturato annuo ... che non vuol dar retta né alla banca
> né al commercialista che dice che così si va al fallimento

Il paragone con l’impresa privata è decisamente azzeccato: infatti lo Stato Italiano in questo momento si trova esattamente nella stessa situazione: gli affari vanno male e la banca non vuole aiutarlo. Però gli stati nazionali NON sono imprese private: la finanza internazionale e le regole europee cercano d’inculcarci questo pensiero nella testa, e i risultati li stiamo vedendo.

Ragioni un momento: l’Italia è andata avanti abbastanza bene con:
1) Aumento del debito pubblico
2) Salvataggio di imprese in difficoltà (soprattutto Fiat)
3) Svalutazione della lira con aumento della competività e riduzione del debito pubblico estero

In questo momento, NESSUNA di queste tre cose è consentita dalle regole europee. L’Italia, da Paese più industrializzato d’Europa, sta diventando come la Grecia. Non che lei abbia tutti i torti, parlando di riduzione di costi derivanti da burocrazia e mala gestione. MA NON FAREMO IN TEMPO E NON SAREBBE COMUNQUE SUFFICIENTE. Perché una Nazione, al contrario di una ditta privata, non può contrarre le proprie spese a piacimento, a meno di non diventare un paese da terzo mondo (ed è proprio quello che stiamo diventando). Abbiamo acconsentito a ridurre il debito pubblico di 50 miliardi l’anno per vent’anni, il tutto MANTENENDO il PAREGGIO DI BILANCIO, senza aiutare imprese in difficoltà e senza poter fare svalutazioni. E’ un suicidio premeditato, non se ne rende conto? Si fa già fatica a trovare 10 miliardi per abbassare un po’ le tasse, me lo spiega lei come troveremo 50 miliardi l’anno PER VENT’ANNI?

Trovo il suo articolo superficiale e puerile, così come le sue aggiunte successive.

Cordiali saluti,

Gottardo


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