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Commento di

su Sostenitori dell'uscita dall'Euro: "Perdonali, o Signore, non sanno quel che dicono"


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8 marzo 2014 19:47

Alcune considerazioni.

1) nessuna nazione, e direi anche nessuna aggregazione umana, è totalmente autosufficiente. Ne potrebbe esserlo, a prezzo della propria auto-emarginazione (ricorda qualcosa la parola AUTARCHIA?) 
2) la concessione di prestiti e mutui risponde alle leggi della domanda e dell’offerta: e laddove c’è sovranità monetaria, lo Stato ha possibilità di intervento e di controllo che noi oggi non abbiamo, tant’è che il credito è fermo. E comunque, meglio credito ad alti tassi, piuttosto che nessun credito.
3) Quanto ai contributi UE, forse sarebbe vera l’affermazione se i nostri politici fossero in grado di approfittarne. Il guaio è che troppo spesso tali contributi vengono persi in gran parte, perchè non c’è alcuna attenzione e stimolo per utilizzarli.
4) resto sempre stupito quando leggo questi articoli nei quali l’autore, dopo aver elencato tutti i danni che abbiamo subito e continuiamo a subire dalla moneta unica, concludono inaspettatamente con l’auspicio di tenerselo, per paura di esiti apocalittici. Mi verrebbe da dire "meglio una fine spaventosa, che uno spavento senza fine", ma sono convinto che non ci sarebbe nessuna fine. Come sono convinto che ci arriveremo comunque quando altri (chi?) decideranno che è venuto il momento di lasciarci affogare. E allora, certo non sarebbe indolore, ma meglio prendere una nostra strada e cercare di governare il fenomeno, che farsela imporre e governare da altri. 

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