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Commento di Persio Flacco

su Il MoVimento e la negazione della Shoah


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Persio Flacco 17 ottobre 2013 23:45

Lo Sterminio nazista non può ridursi allo sterminio degli ebrei per due motivi: il primo è che prima di essere ebrei, o qualsiasi altra cosa, si è esseri umani, e lo Sterminio è innanzitutto un crimine contro l’umanità; il secondo è che l’intento sterminazionista del Nazismo non è limitato agli ebrei, anche se gli ebrei hanno pagato più di tutti gli altri. Basta tenere presente quali sono state le vittime:

Ebrei: 5,9 milioni
Prigionieri di guerra sovietici: 2–3 milioni
Polacchi non Ebrei: 1,8–2 milioni
Rom e Sinti: 220.000-500.000
Disabili e Pentecostali: 200.000–250.000
Massoni: 80.000–200.000
Omosessuali: 5.000–15.000
Testimoni di Geova: 2.500–5.000
Dissidenti politici: 1-1,5 milioni
Slavi: 1-2,5 milioni

Questo significa che la Shoah è si una tragedia particolare per ciascuna delle categorie di persone colpite ma anche, e inevitabilmente, una tragedia universale che nessuno può intestarsi in esclusiva. L’ideologia nazista, la sua riduzione a "cose" senza valore di intere categorie di esseri umani, "cose" che quindi è possibile distruggere senza scrupoli morali, è criminale nei confronti dell’umanità intera. Perché quindi sembra che la Shoah sia diventata una tragedia solo ebraica?

Ma c’è anche un altro aspetto: essere stati vittime della Shoah non implica che ci si possa definire indenni una volta per tutte dalla contaminazione degli elementi costitutivi dell’ideologia nazista.

L’ultranazionalismo ebraico che si fa chiamare "sionismo" e che ispira certe politiche dello Stato di Israele non lo è, nonostante cerchi di affermarlo celebrandosi quale rappresentante delle vittime della Shoah.
La punizione collettiva ad esempio, o la negazione dei diritti civili di milioni di persone, sono una pratiche riconducibili ai principi del Nazismo che Israele pone in essere da decenni.

Celebrare il proprio ruolo di vittime del Nazismo per nascondere certe contiguità con esso significa strumentalizzare la Shoah, e questo è immorale e detestabile. 
Così come lo è approfittare dell’emozione suscitata dalla sepoltura di Prienke per far passare una legge illiberate come quella sul negazionismo.


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