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Commento di Fabio Della Pergola

su Il flop dei referendum radicali


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 4 ottobre 2013 11:57

Quando i referendum - che sono espressione di democrazia diretta - vincono, si può pensare che il popolo abbia avuto modo di parlare direttamente (come sul divorzio, l’aborto, l’acqua bene comune etc.) CHIUNQUE li proponga. E che i Radicali siano sempre stati in prima fila nell’uso di questo strumento (a volte anche con proposte sbagliate) è indiscutibile.

Quando i referendum (chiunque li abbia proposti) non passano - come è successo in questa occasione - io penso, e lo scrivo - che ci si trovi davanti ad una sconfitta della democrazia.

Poi ci sono i furbacchioni che ragionano in termini di tornaconto politico... chi ha detto cosa, chi si è ha preso il caffè con chi e così via. Mente corta per ragionamenti corti, come l’amico GPH qui sopra.

Oggi - guardacaso - sono in tanti dal direttore dell’Unità (titolo del suo fondo "abolire la Bossi-Fini") a una miriade di blog - a invocare l’abolizione di quella legge che i radicali avevano proposto di sottoporre a referendum abrogativo.

In conclusione: gli stessi furbacchioni della politica un tanto al chilo che fino a ieri facevano spallucce alla proposta referendaria, o la schifavano o magari invitavano anche a boicottarla, oggi sono lì ad alzare altissima la loro voce sdegnata. Ma fino a ieri, cari amici, non avete mosso un dito che sia uno, né fatto alcunché, né detta mezza parola per portare alla abolizione di quelle leggi ! Mentre i radicali lo hanno fatto; hanno fatto quello che potevano.
Quindi siete complici di chi queste leggi le ha proposte e volete passare per i veri oppositori. Almeno, cari furbacchioni, abbiate l’onestà di starvene zitti.


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