Che questa debba essere
definita senza titubanze una rivolta del popolo,
è la prima delle esigenze della propaganda che accompagna e sostiene
le violenze armate in Siria da un paio d’anni.
Al
contrario, si tratta di un’attività interamente pianificata,
organizzata, sostenuta e finanziata all’estero.
Non
è che manchi qualche siriano che per ingenuità o convenienza si
presti a fare da foglia di fico per coprire altre vergogne, questi
non riescono a far declassificare le violenze siriane da una
operazione contra, di quelle più volte allestite, sperimentate e
perfezionate nei paesi dell’America centrale. Le inconfondibili
caratteristiche di questo genere di operazioni sono evidenti.
Shady
Hamadi è da tempo fortemente impegnato a creare ed a propagandare
una narrazione dei fatti siriani ad uso e consumo degli italiani che
è poco realistica ed in insanabile contrasto con le testimonianze
neutrali di giornalisti italiani che si sono recati in Siria.