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Commento di paolo

su Le centrali nucleari in Italia. Il caso del Garigliano (Prima Parte)


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paolo 29 agosto 2013 07:29

Pienamente d’accordo , con due osservazioni . La prima è che ,usando come ciclo combustibile fissibile ,il Torio -232 8in arrichimento oper assorbomento di neutrone termico( lento )ad Uranio 233anzichè Uranio -235 o Plutonio-239 , si sarebbero in gran parte risolti sia i problemi di reperimento dell’approvigionamento (è almeno 10 volte più abbondante) ,sia quello delle scorie radioattive da vetrificare e stoccare in appositi siti (problema n.1 della lotta antinuclearista) .Il ciclo di autofertilizzazione del torio produce scorie minime (almeno di un fattore 10 ) ,meno radiotossiche (di svariati fattori ) e con tempi di decadenza nettamente inferiori (dell’ordine dei 300 anni anziche millenni o decine ecc...) .

Era la strada suggerita da Rubbia . Fine anche di questa ,poi dopo Fukushima e i servizi di Pio d’Emilia su SKY ,figuriamoci .........

Altra ipotesi energetica il termico solare nel deserto del Sahara (sempre Rubbia) ,progetto che presenta problemi geopolitici legati alla stabilità di quell’area del mondo che appaiono ,al momento ,insuperabili . Quindi stop anche per quello .

Fotovoltaico ed eolico ,quasi alla saturazione e con "fattori di carico " troppo bassi ,idroelettrico saturato ,maree con turbine immerse da divenire per tipologia costiera e densità di popolazione ,geotermico unica alternativa sensata alla combustione dei fossili.

Io punterei più sul risparmio energetico che mi sembra ,al momento ,la strada più praticabile.
ciao


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