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Commento di GeriSteve

su In Egitto è il "venerdì della rabbia". Ancora morti e scontri nel Paese


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GeriSteve 16 agosto 2013 22:36

In Egitto la scena è occupata da due protagonisti, entrambi bene armati ed entrambi decisi a rendere gli scontri sempre più sanguinosi: gli islamici ed i miltari. Più gente muore, più consensi riescono ad erodere fra chi ancora non tifa per nessuno di loro due e più riescono a fidelizzare e fanatizzare i parenti e gli amici degli uccisi.
Chi perde, purtroppo, è la società laica e civile che, stretta fra il golpe di Morsi e quello dei militari ha oggettive difficoltà a svolgere il suo ruolo.
Dalla primavera si è passati ad una rovente estate e -purtroppo- è prevedibile un lungo inverno dittatoriale, anche se è difficile prevedere se il dittatore avrà le stellette o la mezzaluna.
Una previsione però è facile: se dovessero prevalere gli islamici teocratici è probabile che poi Israele venga attaccato e che si inneschi la prima guerra atomica, a fronte di cui le migliaia di civili morti ammazzati in questi giorni sarebbero piccola cosa. Se anche non accadesse, si avrebbero certamente conflitti fra sunniti e sciiti, replicando a livello internazionale lle attuali follie irakena e siriana (alawiti e siiti contro sunniti) di cui ci siamo stancati di conteggiare le vittime giornaliere.
GeriSteve


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