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Commento di Emanuele Rossi

su Perché bisogna pagare tanto i Parlamentari


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Emanuele Rossi Emanuele Rossi 13 agosto 2013 00:31

Geri, non riesco a capire il punto del tuo commento: stai parlando di cose che sono scritte nel pezzo, come se mancassero. Cito: 

Va detto, per dovere di cronaca, che la proposta si inquadra all’interno di un piano più ampio che rivede svariati privilegi: saranno tagliati diversi altri benefit, tra cui principalmente quelli legati al sistema pensionistico. Tra le cose da tagliare ci sono il rimborso spese di 15 sterline per la cena quando le sedute parlamentari durano oltre le 19.30, i rimborsi per i taxi, quelli per le spese delle seconde case per i parlamentari che si devono trasferire a Londra e il “bonus” di circa 65 mila sterline che finora veniva dato ai parlamentari uscenti che non venivano rieletti. Sostiene l’Ipsa che a fronte di un costo netto legato all’aumento salariale di 500 mila sterline, si risparmierà qualcosa come 7 milioni entro il 2015 (a tal proposito rivendicano di averne fatti risparmiare ai contribuenti circa 35 milioni, dall’inizio del proprio incarico).
Dunque: aumento dello stipendio - retribuzione - è una cosa. Diminuzione dei benefit un’altra. In totale, dalla somma - / +, potrebbe venir fuori che i benefici generali caleranno? Tanto meglio: è di questo che si parla. Sarò didascalico, come non mi piace essere. L’articolo si dipana proprio su: bisogna pagare tanto i parlamentari, per una serie di ragioni valide, tra cui il permettere a quei parlamentari di non ricevere altri grossi benefit oltre il proprio stipendio. Ri-cito (anche questo non mi piace granché, ma nel caso serve a farla finita):
Il piano è: alti compensi, minori benefit, meno The Casta. Ossia: hai già un buono stipendio, non serve che ti paghi tanti soldi per la diaria, per dire.

Altra questione. Tu dici : "Ciò che io ti contesto è che dal tuo articolo apparirebbe (non che tu lo scriva in chiaro) che in Italia, con la ns casta, va bene così e sarebbe giusto pagarli tanto".
Cioè tu stai contestando una cosa che non ho scritto e di cui non si fa menzione nemmeno in modo indiretto, tra le righe o con richiami. Che devo dirti di questo? Vedi tu.
Anzi per concluderla, l’unico passaggio in cui parlo del caso-Italia, è proprio quello in cui dico il contrario di quel di cui mi accusi. 

Passando oltre, invece, quello che dice l’utente anonimo sulle retribuzioni medie, è verissimo. Anche se è un discorso di altro genere, che rimette in mezzo un paragone con l’Italia che io non ho fatto in termini diretti. E comunque anche in Uk non è che sia il paese di Bengodi. Se non sbaglio è di questo che si ciba Nigel Farage, no? Ma senza andare troppo oltre, stipendi di medici generici a parte - che sono alti anche qui, se si raggiunge il massimo dei mutuati - la discrepanza tra guadagno dei legislatori e quello medio degli altri cittadini, qui da noi è molto alta. Molto di più che nel Regno Unito, è vero. Ma non si parla di questo nell’articolo.

 
 

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