L’articolo è interessante ma
decisamente vetero-marxista.
I nuovi capitalismi, quello cinese come
quello turco o birmano o coreano pretendono di controllare rigidamente le loro
società con metodi e ideologie diverse a seconda del loro paese, che comunque non
ha mai sperimentato niente di simile alla riforma protestante e all’illuminismo
europeo.
Io credo che in Turchia l’islamizzazione
forzata sia il veicolo per il fascismo capitalista di Erdogan: fino ad oggi
tutti possono godersi Gezi Park, islamici e no. Con un centro commerciale
e una moschea Gezi Park sarebbe invece controllato dal consumismo
capitalista e dall’imam di quella moschea, cioè da un particolare e fanatico
islamismo, intollerante verso i non islamici e verso altri islamici.
Io non ho conoscenza diretta della Turchia, ma credo che i manifestanti abbiano
colto benissimo il loro obiettivo: il rischio che oggi corre Gezi Park
rappresenta benissimo il rischio che corre tutta la Turchia.
GeriSteve