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Commento di Alessandro

su Enel: all'assemblea degli azionisti la contestazione globale sulle scelte energetiche


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Alessandro 6 maggio 2013 17:44

Sono d’accordo con lei sulla necessità di dare voce a ogni voce.
Così come credo lei condivida che debbano restare ferme le competenze previste dalle leggi in vigore.
Le responsabilità, infatti, sono da valutare secondo il quadro normativo vigente, in Cile come in Italia.
E se le opinioni sono pareri, per quanto qualificati, viceversa un monitoraggio ambientale o un decreto favorevole di Via sono atti delle autorità competenti, che seguono il quadro normativo in vigore.
Per questo, è una sua opinione scrivere che io ignoro la salute delle persone e le cosiddette "esternalità". Ma non è così: basta riportare, anche senza essere esperti, quanto dichiarano le autorità competenti. A Civitavecchia, ad esempio, con Arpal è attivo anche un osservatorio ambientale a mostrare che la nuova centrale a carbone non sta influendo sulla qualità dell’aria rispetto alla situazione precedente.
Mentre i dati dell’osservatorio sono reali, le esternalità sono delle ipotesi esclusivamente di impatto economico e finanziario. Quando si parla di cause di mortalità, invece, bisogna chiedersi se siano problemi ambientali, se siano problemi sociali, dietetici, economici e quanto altro. Omettere queste informazioni fa sì che poi ci siano grandi difficoltà a correggere e risolvere i problemi collettivi.

La valutazione epidemiologica che lei cita su Civitavecchia misura una situazione con tre centrali (non una), oltre al porto e poi le fonti di emissioni di ogni città. Si vedono nei risultati, oltre all’incidenza maggiore, anche le disomogeneità dei dati tra uomini e donne. Per questo, bisogna chiedersi - con razionalità - la domanda già fatta: se siano problemi ambientali, se siano problemi sociali, dietetici, economici e quanto altro.


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