Non sono un esperto, cerco di dare voce alle voci ignorate dall’altra informazione. Comunque nel Cile come in Colombia o in Guatemala le comunità locali non solo non sono state ascoltate ma addirittura represse. Ho dato conto anche di come finiscono i mapuche. Per cooscere El Quimbo può contattare il professor Miller http://millerdussan.blogia.com/.
Per quanto riguarda l’uso del carbone e l’immissione in atmosfera di inquinanti che vanno dall’arsenico al mercurio e sulle ricadute sulla salute in termini di patologie tumorali può fare riferimento ai medici ISDE, come ad esempio Gianni Ghirga e Fulvio Floccari dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia, o far riferimento al dottor Francesco Forastiere del Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio (http://www.civonline.it/articolo/tu...).
Gentile Alessandro, capisco il fabbisogno energetico ma non capisco come puossa ignorare la salute delle persone o stravolgere la vita di centinaia di migliaia di persone, distruggendo il territorio. Esistono alternative certe e consolidate e occorre investire nella ricerca cosa che l’Enel non fa. Infine, curarsi solo dell’approvvigionamento energetico senza preoccuparsi dei danni collaterali estesi non mi sembra un fatto razionalmente giustificabile.