Il “nostro” presidente del consiglio, ormai ci ha abituato alle, solite, sortite ad effetto per sviare l’attenzione dai problemi reali del paese. Si nutre di sondaggi e li usa come strumento di consenso perché ci considera oggetti. Evidentemente i suoi suggeritori stanno elaborando l’ennesima strategia di attacco, che auspicando una difesa aggressiva, possa consentirgli la solita conclusione che lo vede vittima del sistema. Le vere vittime non reagiscono perché plagiate ormai da tempo e il nuovo, invece di avanzare arretra e offre il fianco.
È difficile prevedere una svolta a breve, in una situazione così contorta.
Finita l’epoca del milione di posti di lavoro, si passa ai milioni di metri cubi di ampliamento delle abitazioni e qui non c’è una competizione a chi la spara più grossa perché la gara l’ha ormai vinta, prima ancora di giocarla. Ma è una gara truccata quella dove il giocatore è al contempo arbitro, campo di gioco, segnapunti e forse anche pallone mentre noi sembriamo i fili d’erba che reggono il gioco senza parteciparvi.
Un saluto
Mauro Bonaccorso