Caro Francesco, innanzi tutto complimenti per l’articolo molto interessante. Allacciandomi alle tue osservazioni, credo che purtroppo l’imperialismo e la violenza non siano un fatto accidentale nella storia delle c.d. democrazie occidentali, ma ne sono purtroppo una caratteristica imprescindibile. A mio giudizio la democrazia rappresentativa altro non è che l’involucro legittimante del sistema economico liberista ( che non viviamo veramente in una democrazia, almeno qui in Italia, credo che ce ne siamo ormai resi conto tutti), il quale per una sua dinamica interna è costretto a crescere in modo esponenziale, per evitare di implodere su sè stesso. Quindi le democrazie occidentali non possono fare a meno di inanellare una guerra dietro l’altra ( Afghanistan oltre 60.000 vittime civili, prima guerra in Iraq oltre 120.000 vittime civili, seconda guerra in Iraq oltre 100.000 vittime civili e poi Somalia, Libia, Mali solo per citare le più recenti ) perchè la guerra è un volano formidabile per la loro economia, per lucrare sul business della ricostruzione, per conquistare nuovi appetibili mercati, per mettere le mani sulle risorse naturali dei popoli sconfitti ( pardon, liberati ! ), per ottenere un vantaggio strategico su altre superpotenze (quali la Cina). Il terrorismo di matrice islamica non è che una risposta, criminale e violenta, alla continua aggressione ed ingerenza nei loro confronti da parte dei paesi facenti parte della NATO. Tuttavia i terroristi, disponendo di armi e risorse economiche nettamente inferiori, mietono un numero di vittime più limitato. Ritengo tuttavia che ad oggi la più pericolosa organizzazione terroristica esistente al mondo sia proprio la NATO.