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su A Repubblica arriva la censura


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22 novembre 2012 16:31

Odifreddi osservando analogia di comportamento nella rappresaglia tedesca e quella Israeliana non avrebbe suscitato tanto scalpore se ad esempio avesse fatto invece il confronto fra israeliani e gli americani del generale Patton per il loro comportamento in Sicilia, dove la rappresaglia si applicava contro militari italiani e tedeschi combattenti che non cedessero le armi a distanza di oltre sessanta metri. La discriminazione sulla base delle divise dei vincitori e dei vinti che ancora oggi perseguita i tedeschi per l’odiosa rappresaglia sull’appennino toscano e dimentica le stragi commesse dai marocchini del generale francese Juin, dai partigiani a Oderzo, Schio, nel triangolo rosso e alle foibe istriane è vergognosa.
Forse il Procuratore militare italiano non ha letto il libro di Giovanni Bartolone, prefazione del mio carissimo amico Ciccio Fatica, che racconta, oltre a quelle di Biscari, di Comiso e di Piano Stella, delle stragi di Castiglione, di Vittoria, di Canicattì, di Paceco, di Butera  e di Santo Stefano di Camastra. Tutti nomi semplici di paesi che non suonano alle nostre orecchie come Marzabotto o Stazzema. Quei paesi siciliani nella lontananza degli anni hanno perduto il triste suono di morte rimasto soffocato nella gola delle vittime innocenti perché non raccolto né riecheggiato dalla “Gilda  rapsodica degli omeridi”. Per non parlare dei trentamila soldati tedeschi in ritirata assassinati a Brno e i novemila profughi tedeschi dell’Est imbarcati sulla Gustlhoff affondata di proposito dai Russi. E i morti di Dresda e di Hiroshima e Nagasaki per cui Norimberga è ancora in attesa del presidente assassino. Ma i morti vogliono lo stesso rispetto in tutte le parti del mondo e la giustizia non dovrebbe conoscere vincitori e vinti, ne confronti fra rappresaglie buone e rappresaglie cattive. Io non so se Israele possa difendersi diversamente quando attaccato dai razzi assassini ma certo che prendere come motivo di polemica un confronto inopportuno a me pare quasi voler dimenticare quanti confronti meriterebbero essere fatti se si avesse la stessa memoria per tutte le cose. Chi ritenesse fuori tema questi discorsi forse conosce solo la storia come gli hanno insegnata e allora ricorre ai nazisti del 1945 senza pensare ai recenti intelligenti bombardamenti sulla Libia. 
Bruno Tomasich


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