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Commento di paolo

su Iphone 5, cervelli all'ammasso


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paolo 6 ottobre 2012 18:11

Apple ,o meglio il suo mentore Steve Jobs , ha capito che il mondo garantisce una riserva pressoché inesauribile di allocchi pronti a vendersi l’anima pur di essere "configurati ".

Sapendo che da un punto di vista tecnologico non poteva vincere la partita dal momento che altri produttori (es. Samsung con il Galaxy) ,potevano offrire di più o comunque le stesse cose e a prezzi più competitivi ,ha puntato tutto sul messaggio subliminale con una formidabile campagna pubblicitaria che prima ha creato uno standard di riferimento nel mercato degli smartphone prestazionali (e qui niente da dire perché ci sono anche dei meriti innegabili),poi ha agito sul piano della suggestione creando nei suoi potenziali acquirenti il desiderio di essere "configurati" come seguaci della mela .

Parlo essendo proprietario sia di un iphone che di un Galaxy e ho potuto testarli a fondo nell’uso professionale .

Quello che sta succedendo ,ossia questa isteria collettiva ,questa risposta fanatica ,non ha alcuna motivazione tecnologica ,come per es il desiderio impulsivo di possedere il top del Know how , ma è semplicemente una risposta delirante al desiderio di omologarsi al feticcio di moda ,in questo caso la mela acerba ,ma potrebbe essere qualsiasi cosa .

Il requisito primo per entrare in questa "comunity " è quella di essere un ipodotato.
Tanto di cappello a Steve Jobs che era soprattutto un gran volpino.


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