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Commento di

su Gesù e la moglie: cronaca di un antico papiro


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21 settembre 2012 11:46

Quanto all’ultimo intervento di Fabio, il fatto è che, relativamente al primo cristianesimo, non esistono solo le testimonianze di Paolo. La comunità primitiva descritta negli atti è composta da sensibilità differenti, vedi per esempio il caso dello stesso Giacomo citato nell’articolo, per cui mi sembra improbabile che quest’ultimo si sia fatto prima plagiare da Paolo nella sequela di un personaggio inesistente divinizzato e poi se ne sia subito distanziato in modo netto. Certo si può dire che quello che si trova negli atti è tutto inventato e che la sola fonte affidabile diventano le lettere di Paolo, il vero e solo inventore della favola. Ancora una mi sembra un modo erroneo di procedere: si parte da un presupposto (Gesù è un mito oppure in questo caso Paolo è l’inventore del cristianesimo), si squalificano le fonti contrarie al presupposto (tutte le testimonianze cristiane nel caso del Gesù mitico perchè sono di parte, gli scritti non paolini nel caso del Paolo inventore perchè questi sarebbero successivi e da questi dipendenti), si considerano solo le fonti così rimaste e si "dimostra" così la validità del presupposto in un ragionamento circolare e tautologico che non prova nulla. 


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