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Commento di

su Charlie Hebdo: un'altra provocazione che fa paura


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19 settembre 2012 18:40

Quello che succede ogni volta che si va a toccare il "profeta" è sotto gli occhi di tutti. Ogni reazione è subordinata alla "cultura" della parte lesa. La corona britannica si è accontentata della restituzione degli originali degli scatti della bella principessa e non ha iviato gli aerei a bombardare il giornale reo della pubblicazione delle foto.

La maggior parte del mondo islamico non ha niente, solo caffettani e lunghe barbe.

L’unica loro ricchezza è il corano ed il profeta.Vivono per quello e basta. Tutto il resto viene dopo.

Al di la di facili considerazioni, resta inattaccabile il concetto che ogni credo vada rispettato e che non bisogna cadere nell’errore di giustificare, con pseudo libertà di pensiero, l’offesa ai sentimenti religiosi di chicchessia.

Il motivo per cui ci meravigliamo tanto di tali reazione (comunque inaccettabili) è perchè abbiamo perso ormai da alcuni secoli il senso religioso. A noi ci possono dire qualunque cosa sulla fede o quant’altro che non ci interessa più di tanto.

Ma dimentichiamo quando anche la nostra giornata, secoli addietro, era scandita dal suono delle campane e c’erano alcuni organi di vigilanza sulla fede tipo inquisizione...?

Ebbene impariamo innanzitutto il rispetto per i sentimenti altrui ed interroghiamoci sui nostri.

Siamo proprio certi di essere sulla giusta strada?

Giovanni Piccolo.

 

 


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