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Commento di Giovanni Maria Sini

su Tzetze: la mosca cieca e perniciosa


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Giovanni Maria Sini Giovanni Maria Sini 7 settembre 2012 14:05

No, nessuna delusione.
Anzi, ti ringrazio.
La polemica intenzionale, al di là di simpatie o antipatie, che non nascono sul nulla o per caso, ma si basano su una loro ragion d’essere, deriva dal fatto che tzetze, con grande frequenza veicola informazioni di rilievo per il Mo’ Vi Mento 5 stelle.
Il problema, pertanto, è la definizione di informazione (in)dipendente.
Ieri, per farti un esempio, sul blob-blog di Grillo, qualcuno sottolineava l’irrilevanza delle dichiarazioni di Favia, perchè non presenti sul frame che viene ripreso a margine nella sede sociale della non associazione.
Credere all’autenticità, alla veridicità e all’attendibilità d’una notizia, veicolata da un network - aspetto, sia chiaro, più che lecito! - è una deformazione dell’informazione.
Se vai a cercare in quel guazzabuglio di commenti magari avrai la fortuna di ritrovare il commento.
E, sempre ieri, nessun "rumors" dopo le affermazioni di Favia.
Ora, nell’avamposto del real-time, mi sembra una cosa inimmaginabile.
Tra l’altro non mi fare che la frase "prende per il c... tutti perché da noi la democrazia non esiste" fosse poi così leggera e indolore, tanto da non suscitare innumerevoli commenti.
Byoblu.com di Messora lo seguo anch’io.
L’annotazione è di questo tipo: un conto è definirsi libera informazione (dove la libertà presumo coincida con quella dell’autore/curatore del sito) altro è l’indipendenza assoggettata a dipendenza.
Leggere questo tipo d’informazione (per alcuni) con l’illusione d’avere a che fare con qualcosa "al di sopra" può generare intossicazione e dipendenza (ovviamente, non per tutti).
Io noto una certa differenza tra libertà e (in)dipendenza.
Ancora adesso l’irrilevanza della notizia campeggia su tzetze.
Ti ringrazio, ancora.


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