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Commento di

su Schierarsi con le Pussy Riot (senza dimenticare Nadja Drygalla)


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16 agosto 2012 23:22

 

Il punto non è se garantire o meno libertà di parola al neonazista di turno (punto pure importante ma che non è al centro del mio intervento).

Quel che mi sembra più interessante è che il peso della storia renda possibile quel che da un punto di vista solo razionale non è facilmente sostenibile, vale a dire la circostanza per cui un Paese, la Germania, accetta che un partito neonazista viva legalmente, si presenti alle elezioni, mandi rappresentanti nelle assemblee elettive ma al contempo non accetta che la fidanzata di un membro di quel partito possa partecipare alle Olimpiadi!
Come a dire, alle nostre istituzioni noi tedeschi non teniamo granché, che ci entrino pure dei neonazisti, ma alle olimpiadi, che sono una cosa seria, non ci devono andare né neonazisti né che li frequenta...


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