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Commento di

su Schierarsi con le Pussy Riot (senza dimenticare Nadja Drygalla)


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10 agosto 2012 10:16

Se la Drygalla è colpevole solo di essere legata affettivamente ad un neonazista non è giusto che sia esclusa dai giochi olimpici, ma se all’unione sentimentale si unisce una unione di comuni intenti, di fede neonazista, una identica convinzione negazionista, militanza, azioni di lotta, ecc..ecc.. allora la differenza con il suo fidanzato è talmente minima da porla sullo stesso livello. Allora, dov’era la Drygalla quando il suo amato faceva apologia di idee violente e razziste? Non ha mai notato quel grande manifesto nella stanza del suo amore con l’immagine di Hitler?In un ipotetico processo, chi riuscirebbe a dimostrare quanto la signorina era dentro a questi comportamenti o fuori? Non posso biasimare il mondo dello sport se a questi soggetti ha voluto spiegare che questo modo di essere non è un bel modo e che Hitler non era propiamente una camomilla. Non tutti gli insegnamenti possono venire dalla legislazione. Dovremmo forse inneggiare alle vittorie olimpiche di un atleta che il giorno prima è stato a pranzo con la sua dolce metà e dove nel menù erano compresi piatti a base di carne umana solo perchè ci ha assicurato egli od ella di non avere assaggiato?


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