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Commento di Damiano Mazzotti

su Italia: è allarme genocidio...


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Damiano Mazzotti Damiano Mazzotti 12 luglio 2012 09:55

Tra morire di fame e morire in una rivolta che differenza c’è? Nel secondo caso si muore conservando la dignità. Se poi nascerà una rivoluzione che dati gli attuali numeri può vincere solo la classe media e la classe popolare unite, si sviluppano condizioni migliori per quasi tutti. Lo capite che l’Italia, la Spagna, la Grecia e l’Europa diventeranno come l’India e la Cina dove la gente viene lasciata morire di malattia e di fame per la strada?!

Quando la maggioranza delle nazioni "civilizzate" piomberanno nella depressione vera, chi non riescirà a trovare lavoro non emigrerà più e inizierà a bussare con forza sulle schiene dei politici e dei banchieri. E tutto questo avverrà in circa 12 mesi.


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