Grazie per le “sciocchezze”, caro anonimo xxx10, sarebbe simpatico
però se tu ci spiegassi perché sarebbero tali e come farei a discutere con un anonimo.
Sappi che non sei
solo: ieri su Corsera, Michele Ainis
sosteneva le tue stesse tesi con un articolo intitolato “L’illecito che non c’è. La
storia da scrivere” e ci ricorda che
“il Capo dello stato è il più alto giudice italiano, non a caso presiede il
CSM…”
Però si dimentica che
Napolitano non si è mosso attravero il CSM, ma attraverso interventi diretti e impropri
di suoi funzionari su ben due susseguenti pg di Cassazione.
Per Ainis sarebbe “una bolla di sapone… perfino Ingroia ha
affermato che la procura di Palermo non ha subito pressioni”… come dire: una tentata avocazione e una tentata protezione
di Mancino non sarebbe proprio niente, un tentato omicidio o altro reato neanche, e
conclude che: “la trattativa Stato –mafia riempie una pagina di storia… lasciamolo agli storici il lavoro di
ricostruzione storica”.
I cortigiani poi si
fanno forza fra loro autocitandosi: su La Stampa di oggi Antonella Rampino,
alla faccia di ogni logica, scrive: “Come
hanno ricordato in questi gg giuristi e costituzionalisti, Grosso, Capotosti,
Ainis, il Capo dello Stato è anche Capo della magistratura in quanto Presidente
del CSM. E dunque (!!) non ha
operato alcuna interferenza.
Casini invece non
cerca raggiri illogici, usa la sua indiscutibile autorità: “L’attacco a Napolitano è vergognoso”.
Perché mai
vergognoso? Perché sbagliato? Perché non supportato dai fatti?
Inutile dirlo. Però è importante proibire la pubblicazione
delle intercettazioni.
Giusto, altrimenti la gente viene a sapere cosa fanno i loro
governanti e le loro autorità.