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Commento di

su Terremoto: a Ostiglia si voleva costruire una centrale nucleare


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29 maggio 2012 22:29

I giornali non dicono che Fukushima Dai-Ichi vuol dire UNO in giapponese, perché vi era una seconda centrale. La dai-Ni (DUE) ha retto molto meglio all’ evento: esattamente come la Dai-chi, con la variante che quest’ ultima si è vista però arrivare uno tsunami di oltre 10 metri, che l’ ha messa in crisi. Facile col senno di poi dire "che si poteva prevedere lo tsunami": perché si possono prevedere tante altre belle cose, che alla fine la vera soluzione rimane quella di tornare nelle grotte usando le ossa per il falò. Nel frattempo, una piccola centrale idroelettrica li vicino nella prefettura di Fukushima non reggeva neppure il terremoto, è crollata, l’ acqua che ne è fuoriuscita ha spazzato via circa 1.800 edifici, cancellando la città di Sukagawa che contava oltre 70.000 abitanti. 30.000 morti ACCERTATE collegabili soprattutto all’ idroelettrico, non sono altro che 30.000 morti di serie C per gli ambientalisti che evocano l’ idroelettrico come alternativa sicura & ecologica al nucleare. La cosa sconfortante è vedere gli stessi che "SPERANO" (le virgolette d’ obbligo, perché mi rifiuto di credere che lo sperino davvero) di vedere 200 morti da radiazioni (morti di serie A, ricordo) entro 80 anni dall’ evento di Fukushima (morire di radiazioni nell’ arco di 80 anni: più che chiamarlo vittima di Fukushima andrebbe chiamato morto per età stra-avanzata !) , 200 morti che qualora vi fossero davvero, certificherebbero una nucleare degli anni ’70 come impianto MOLTO sicuro; sicuramente più sicuro rispetto alle altre produzioni di energia come l’ idroelettrico. Ah già, ma ai NO-a-tutto piace così tanto l’ idroelettrico, che se ci muori travolto dal fango non vieni conteggiato come vittima della sporca lobby votata al profitto... "è colpa della malasorte" !

Per quanto riguarda le nucleari moderne (quindi non anni ’70) , una termonucleare di oggi produce di gran lunga meno radioattività di una discarica di rifiuti ospedalieri (eppure non vedo gente lamentarsene, d’ altronde non potrebbero visto che pretendono di diritto il SSN), e meno di una centrale a carbone: ma l’ Italia è felice di andare a carbone oltre che a idroelettrico, che sono le 2 fonti che causano più morti a parità di elettricità prodotta. L’ italiano medio preferisce infatti la CERTEZZA di beccarsi le radiazioni dal carbone, rispetto alla PROBABILITA’ che possa prenderle da una termonucleare QUANDO (quando mai in Italia avverrà uno tsunami di oltre 10mt nel Po/Tirreno ???) e SE (se viene un terremoto del 9° in Italia, la popolazione si riduce del 90% : anche se fondesse la centrale non troverebbe più nessuno da uccidere con le radiazioni) , bhe dicevo: QUANDO e SE gli si fonde il nocciolo. Quando estrai il carbone, la radioattività media è quella naturale, poi si brucia, il carbonio se ne va sotto forma di Co2 (ed So2, cioé anidride solforosa, cioé pioggie acide, nei polmoni diventa acido solforico, cioé tumori, quelli che tutti vogliono evitare). Ma il residuo (che fa le ceneri) si deposita tutto attorno, e contiene la "radioattività naturale" del carbone che hai bruciato. Di conseguenza, attorno alle centrali a carbone la radioattività aumenta lentamente, mano a mano che la "radioattivita’ naturale" del carbone si deposita sotto forma di ceneri che precipitano. Il fatto tragicomico: se si usasse l’ uranio ed il torio CHE SPARIAMO DALLE CIMINIERE delle centrali a carbone, per farne barre di combustibile per le centrali atomiche, produrremmo da quest’ ultime -stando ad alcuni calcoli- molta più energia di quella ottenuta dal carbone stesso, senza però avere ciminiere che sputano nero puzzolente per 2/4 d’ Italia. Chi vuole rifare i calcoli?

Ripeto: ad una centrale a carbone non occorrono tsunami o terremoti del 9° perché gli fonda il nocciolo (anche perché non lo tiene, obviously) : smaltiamo tutto direttamente coi nostri polmoni 24h24. Abiurare il nucleare MA accettare il carbone, è una tipica demenza dell’ italiano medio, lo stesso che preferisce l’ idroelettrico per dire NO-al-Nucleare, nonostante faccia più morti del nucleare ! Lo stesso che quando (raramente) comprende l’ intera questione, ritiene che la soluzione sia di togliere anche il carbone oltre che il nucleare: a quel punto che cavolo penserà ? Che forse russi e algerini hanno il tubo del gas, che eroga a ciclo continuo ed infinito e magari GRATIS perché l’ Italiano è bello (si sono già dimenticati quello che successe l’ inverno scorso ? , ah già, che loro sono gli stessi che danno contro Turbogas & rigassificatori). Guai a fargli notare le incoerenze, tantopiù le morti causate di conseguenza dal loro NO-a-Tutto, se lo fai partono con la retorica sul profitto malvagio dei petrolieri colpevoli di fornirgli carrettate di energia nei tempi e nei modi richiesti dagli stessi cialtroni (forse pensano che il pc da cui scrivono, funzioni a candele di porco). Contenti i No-a-Tutto, contenti "tutti".


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