Il governo Monti è, comunque, ferocemente dipendente dall’attuale parlamento.
Anche se Monti avesse le idee assolutamente giuste su cosa fare, ogni provvedimento che prende è poi sottoposto al vaglio di un parlamento che è ancora quello di prima, di sempre verrebbe da dire.
In questa situazione, mettere mano ai conflitti d’interesse - che sarebbe fondamentale - è impossibile. Non vale neppure la pena di spenderci energie.
Tanto, non c’è forza in cielo o in terra che potrebbe convincere i PdL - e, neppure, quota parte del PD - a muovere contro B.
Lo stesso vale per la legge elettorale... tanti dei nostri rappresentanti rappresenta solo il proprio capo partito, e non ha dubbi sulla propria - nulla - capacità di convincere gli elettori che loro, proprio loro, sono la persona giusta per rappresentarli.
Grillo mi lascia perplesso, non è un genio. Dice una marea di castronate, è un populista della malora, un ipocrita della malora che fa il "verde" e poi corre sull’autostrada come un pirla con la Mercedes 560, è tutto questo e probabilmente anche altro. Monti è nettamente meglio, e siamo d’accordo.
Ma quello che è certo, quello che mi spaventa, è che la storia del movimento 5S ci dimostra che la nostra classe politica è disposta a tutto per ignorare i malumori dei cittadini, chiudersi a proposte di rinnovamento esterne alla casta e mantenere lo status quo.
L’alternativa non è tra Monti e Grillo (anche se Grillo adora metterla in questi termini). L’alternativa è tra Grillo e qualcun’altro.
Qualcuno che proponga un altro modo, un po’ meno democratico, di canalizzare il malcontento di tanta parte degli italiani che non possono riconoscersi più nella classe politica attuale.
A quel punto, ben venga grillo ed il movimento 5S.